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Venerdì di Quaresima: ‘Il Signore Gesù vuole salvarci tutti..’. È un tempo di grazia

Venerdì di Quaresima: riflessioni per il cuore e l’anima

Il Signore Gesù vuole salvarci tutti, vuole addirittura santificarci per farci godere appieno le gioie del Paradiso.

La Quaresima è un periodo di purificazione e di riflessione. In questo tempo Gesù ci invita ad un cambiamento del cuore; per far sì che ciò avvenga dobbiamo fare silenzio e rientrare in noi stessi.

Rientrare in noi stessi non è facile poiché viviamo in un mondo che ci stordisce con suoni e voci inutili, nel vano tentativo di riempire il vuoto che c’è dentro di noi.

Per questo motivo Cristo ci invita ad entrare nel deserto per riflettere sulla nostra vita e scoprire quali sono gli ostacoli che ci impediscono di essere veramente felici

Il cammino della Quaresima è un invito a guardare dentro noi stessi, a prendere coscienza di tutto ciò che ci allontana dall’amore di Dio, poiché abbiamo sostituito Dio nel nostro cuore con altri idoli: il denaro, il potere, il sesso, il lusso sfrenato, la corruzione.

Idoli per i quali siamo disposti a perdere tutto anche il nostro bene più prezioso: la vita eterna.

Nel vangelo di Marco Gesù grida al popolo di Galilea: convertitevi e credete al vangelo! “Convertitevi” è un invito alla purificazione cioè a lasciare cadere dal nostro cuore, dalla nostra mente e dalla nostra vita tutto ciò che ci impedisce di camminare verso il Padre, verso il Regno, verso l’eterna felicità.

Venerdì di Quaresima: riflessioni per il cuore e l'anima
Venerdì di Quaresima: riflessioni per il cuore e l’anima

Questo cammino però non è facile perché, essendo un cammino di perfezione, è irto di ostacoli, di cadute, di ripensamenti e di tentazioni. Il male escogita ogni mezzo per poter distrarre l’uomo, per attrarlo a sè e farlo deviare dalla giusta via; lo abbaglia sventolando, davanti ai suoi occhi ogni sorta di vanità, di onnipotenza e di falsa felicità
Oppure lo spaventa con la paura della morte, della malattia, della sofferenza e lo incita a godere di questa breve vita anche con l’inganno, il sopruso, la violenza e la sopraffazione del più debole, coinvolgendolo in una spirale che lo porta a scendere sempre più in basso.

Ma la preghiera continua, la preghiera del cuore ci viene in aiuto, dissipa la nebbia dell’inganno e ci mostra la verità.

La parola del Vangelo ci esorta: “… considerate perfetta letizia, quando subìte ogni sorta di prova, sapendo che la vostra fede messa alla prova produce PAZIENZA. La PAZIENZA completa l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri senza mancare di nulla.” (dalla lettera di S. Giacomo apostolo.)

Il Signore Gesù vuole salvarci tutti, vuole addirittura santificarci per farci godere appieno le gioie del Paradiso. L’unica condizione è che noi lasciamo i nostri pesi, i nostri difetti per essere perfetti, per essere più somiglianti al Padre suo che è perfetto.
Ogni prova che noi accettiamo e superiamo è un passo verso la perfezione e, nello stesso tempo, il metro di misura del nostro cammino spirituale. Nelle prove ci fa capire su che cosa dobbiamo ancora lavorare, modellare, rinunciare, per camminare verso la perfezione. Allora si capisce che le prove devono essere accettate come un segno dell’attenzione e delle cure che Dio ha per noi e non come un segno di abbandono e di crudeltà.

Come una madre affettuosa si scioglie dall’abbraccio del suo bambino per insegnargli a camminare, così Dio permette che l’uomo cada e soffra durante le prove della vita, per fargli raggiungere una meta di perfezione. E, come la madre non può sostituirsi al figlio in questo cammino di crescita, così Dio non può sostituirsi all’uomo nel suo cammino di salvezza.

La madre (Dio) può sorreggerlo, infondergli fiducia (con la lettura della Parola), ma non può sostituirsi a lui: è il bambino che deve agire, fidarsi dell’amore della madre e fare il passo decisivo. Dio non può salvarci senza il contributo della nostra volontà.

Ma Gesù ci esorta esorta ancora: credete al vangelo!
Cioè meditate la parola che ci infonderà fiducia nell’amore del Padre; Lui ci darà coraggio e forza nel momento della sofferenza e del dolore, ci aiuterà ad abbandonarci nelle sue braccia quando sarà troppo difficile fare la sua volontà.
Una volontà a volte dura da comprendere ma, sicuramente, una volontà di infinito amore che ha, come meta finale, il nostro sommo Bene.

La Chiesa in questo particolare periodo ci offre vari strumenti affinché il cammino quaresimale porti i suoi frutti di salvezza:

Confessione – rinuncia al peccato e ritorno a Dio.
Eucarestia – nutrimento dell’anima.
La preghiera del cuore – forza per combattere il male che ci tenta continuamente.
L’Adorazione eucaristica – ricerca dell’aiuto di Dio per vincere le tentazioni e superare le debolezze e le fragilità della nostra natura umana.
Pratica della Via Crucis – la Chiesa ci mostra Gesù sofferente che abbraccia le nostre croci, paga per i nostri misfatti, muore in croce per ridare a noi la vita eterna.
Invito alla Carità – esortazione all’umiltà ed alla Carità perché il vero amore si realizza in due direzioni: una verso l’alto, ovvero verso Dio ed una verso il basso, avvero verso i nostro prossimo.

(Riflessione di Assunta Piscopo tratta da ventochemuove.it)

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