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Venerdì 31 Marzo – Sarà il tuo tempo

Venerdì 31 Marzo - Sarà il tuo tempoIn quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne; Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui; non apertamente però: di nascosto. Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora. Gv 7,1-2.10.25-30

Se ti prenderanno è perché tu vorrai.
È perché sarà il tuo tempo.
Se ti uccideranno è perché tu vorrai.
È perché sarà il tuo tempo.
Se ti metteranno le mani addosso sarà perché tu vorrai.
È perché sarà il tuo tempo.
E tu vuoi sempre quello che vuole chi ti ha mandato.
E tutto il tempo è suo.
È tuo.

Aiutami a stare nella tua volontà che è la sua.
Aiutami a stare nei tuoi tempi che sono il suo tempo.
Donami l’attesa.
Donami la pazienza.
Donami la capacità di stare in quello che è.
E non in quello che vorrei.
Aiutami a vedere quello che c’è, come è.
E non come lo vorrei.

Aiutami a riconoscerti sempre, anche negli sguardi di chi ho accanto, nelle vite di chi conosco.
Aiutami a vedere solo te chiunque veda.
Aiutami ad aspettare solo te chiunque aspetti.
Aiutami ad amare solo te chiunque ami.

Se non è giunta l’ora.
È inutile mormorare.
È inutile capire.
È inutile agitarsi.
Se non è giunta l’ora.
Attenderò con te.
Ascolterò con te.
Capirò quello che c’è da capire.
Che posso capire.
Cercherò di non agitarmi.
E non ti metterò le mani addosso.
Se non per darti la mano e non perdermi.

Di Don Mauro Leonardi





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