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Venerdì 19 giugno l’incontro con Papa Francesco. Il patriarca Aphrem II in visita a Roma

Moran Mor Ignatius Aphrem II,L’incontro con Papa Francesco sarà il momento centrale della visita che sua Santità Moran Mor Ignatius Aphrem II, patriarca siro-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente, compirà a Roma dal 17 al 20 giugno. Il patriarca sarà ricevuto dal Pontefice venerdì 19 e con lui avrà un momento di preghiera. Inoltre visiterà il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e si recherà sulla tomba dell’apostolo Pietro. Aphrem II è stato eletto centoventitreesimo patriarca siro-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente nel 2014.
La Chiesa siro-ortodossa nasce dalle prime comunità cristiane stabilitesi ad Antiochia. In questa città risiedettero gli apostoli Pietro e Paolo. Da qui partirono i primi missionari che evangelizzarono Asia ed Europa. La Chiesa siro-ortodossa, come tutte le Chiese orientali, ha una struttura patriarcale. Conta oggi 1.800.000 fedeli nel mondo. Vi sono 600.000 siriaci ortodossi in Siria, in Turchia, in Iraq, nel Libano, in Israele; diverse ondate di emigrazione hanno avuto luogo verso gli Stati Uniti, il Canada, il Regno Unito, l’Australia e la Nuova Zelanda. La comunità più grande, con 1.200.000 fedeli, è quella in India. La Chiesa ortodossa del Kerala, la Chiesa malankarese siro-ortodossa, è parte integrante della Chiesa siro-ortodossa e riconosce il patriarca di Antiochia come patriarca supremo. Il Catholicos dell’India per la Chiesa malankarese siro-ortodossa è sua Beatitudine Mor Baselios Thomas I, che farà parte della delegazione in visita a Roma.
Questa Chiesa martire ha conosciuto episodi di persecuzione nella sua storia di emigrazione e anche più recentemente, con i tragici eventi verificatisi in Siria e in Iraq. L’arcivescovo della Chiesa siro-ortodossa di Aleppo, Mor Gregorious Yohanna Ibrahim, insieme al vescovo Paul Yazigi, della Chiesa greco-ortodossa di Aleppo, sono stati rapiti due anni fa, il 22 aprile 2013, alla periferia di Aleppo. La Chiesa siro-ortodossa ha già subito una tragedia, quello del Sayfo (“Spada”), quando mezzo milione di siriani furono uccisi alla fine della prima guerra mondiale; ciò avvenne contemporaneamente alla violenza perpetrata contro gli armeni.

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La Chiesa siro-ortodossa, tra le Chiese ortodosse orientali, è molto vicina alla Chiesa cattolica. La dichiarazione comune firmata da Giovanni Paolo II e dal patriarca Mor Zakka Iwas a Roma (23 giugno 1984) ha riconosciuto che le due parti professano la stessa fede in Cristo e ha attribuito a diversità culturali le divergenze nella terminologia cristologica. Nel novembre del 1993, la Commissione teologica congiunta della Chiesa cattolica e la Chiesa siro-ortodossa malankarese ha elaborato un accordo sui matrimoni interreligiosi, noto oggi come il «Contratto Kerala». Questo accordo è stato approvato da Giovanni Paolo II e dal patriarca il 25 gennaio 1994. Una serie di direttive pastorali accompagnano questo accordo.

L’Osservatore Romano, 17 giugno 2015.

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