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Venerdì 12 giugno – È il tuo corpo regale che santifica tutto

Venerdì 12 giugno - È il tuo corpo regale che santifica tuttoEra il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. Giovanni 19,31-37

Non ce li vogliamo nei giorni di festa, i nostri misfatti.
Non vogliamo sporcare le nostre feste con i nostri peccati.
Ma non vogliamo nemmeno pentirci. No.
Vogliamo che qualcun altro porti via i nostri delitti.
Vogliamo toglierceli da davanti gli occhi.
Ma non possiamo toglierceli dal cuore.

Anche da morto, amore mio, il tuo corpo mi disseta e mi dà vita.
Acqua e sangue.

Sei così in alto, amore mio.
Così in alto.
Posso guardarti anche da lontano.
Il tuo bel viso così stanco, ferito, immobile.
Il tuo bel corpo così denudato, sporco, sangue e terra, acqua e sudore.
Sei fango come me.
Sei sangue per me.
Dio mio.
Dio mio.

Non è il giorno di sabato ad essere solenne.
È il tuo corpo che è regale.
Che tutto santifica.
Che tutto illumina.
Non è sabato la festa.
È la tua morte.
Mistero grandissimo, amore mio.
Mistero grandissimo.

Perdonami.
Perdona la mia vita che ti ha trafitto.
Salva la mia vita che ti ha ucciso.
Grazie amore mio.
Grazie.

Di Don Mauro Leonardi

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