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Vanille muore nel giorno del suo 1° compleanno soffocata dalla mamma: aveva pianificato tutto

Vanille muore nel giorno del suo 1° compleanno soffocata dalla mamma aveva pianificato tutto
Vanille muore nel giorno del suo 1° compleanno soffocata dalla mamma aveva pianificato tutto

Soffocata dalla madre nel giorno del suo primo compleanno. E’ morta così la piccola Vanille, il cui corpo è stato ritrovato domenica dopo due giorni di ricerche nella cittadina francese di Angers in un contenitore per abiti. Rea confessa la donna, che ha dichiarato di aver pianificato di agire proprio nel giorno del compleanno della piccola.

 

Shock e sconcerto in Francia per l’assassinio della piccola Vanille per mano della madre Nathalie Stephan, trentanovenne con gravi problemi psichici.

Il procuratore di Angers, Eric Bouillard, ha fatto il punto sull’inchiesta. L’autopsia, ha riferito in conferenza stampa, conferma il decesso per “soffocamento” in tempi “conformi a quanto dichiarato” dalla donna agli inquirenti.

 

Il motivo del gesto, sempre secondo quanto riferito dal procuratore, potrebbe essere legato a un rifiuto di lasciare la casa per ragazze madri single, dove stava da un anno e da cui le era stato annunciato lo scorso 3 dicembre 2019 che sarebbe dovuta andare via, mentre Vanille sarebbe andata in affidamento a una famiglia.

Secondo il procuratore, “tra il 3 dicembre e il 7 febbraio nulla poteva permettere di pensare che sarebbe passata all’atto”. Al contrario, viene descritta “la positiva evoluzione di una madre che si sforzava sempre di più nell’intessere un legame e che aveva fornito rassicurazioni” agli assistenti sociali.

 

Pare anche che avesse detto di aver finalmente trovato un “alloggio” alternativo al centro per madri single da cui era stata mandata via e sembrava piuttosto positiva sul futuro.

In conferenza stampa, il procuratore ha però descritto tutta un’altra situazione. Con una madre che aveva già previsto l’uccisione della figlia, nascondendo tutto della sua reale situazione. Una situazione, ha proseguito, di “inerzia totale, isolamento completo e rifiuto di partire dal Centre Maternel”.

 

Il presidente del dipartimento di Maine-et-Loire, Christian Gillet, descrive il “percorso molto particolare” di una donna cresciuta con altri due fratelli e genitori disabili. Nathalie Stephan passerà un’altra notte in stato di fermo. Poi dovrà presentarsi davanti a un giudice in vista di una sua iscrizione nel registro degli indagati. Su di lei pesa l’accusa di assassinio aggravato su minore di 15 anni.

Credito: TgCom24

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