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Vangelo 6 Luglio 2019. Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?

Mt 9,14-17

Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». 

E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

E così l’uno e gli altri si conservano

Dio ha fondato la relazione dei figli d’Israele con Lui sul fondamento della sua Legge, dei suoi Comandamenti. Il suo popolo invece vuole stabilire una relazione fatta di opere umane senza alcun riferimento ai Comandamenti. Dio non ama questa religione e lo rivela attraverso i profeti. Lui vuole la religione dell’ascolto, dell’obbedienza.

Se il Signore non vuole una religione di pratica senza obbedienza, perché la sua religione è solo quella dell’obbedienza alla sua Parola, può Gesù cucire un pezzo di stoffa nuova su un vestito dichiarato vecchio già dal Padre suo? Può versare il vino nuovo della vera religione in un otre che non è stato capace di contenere nessuna Legge del Signore? La stoffa nuova è la sua Parola. Anche il vino nuovo è la sua Parola. Se l’obbedienza alla sua Parola è il solo fondamento della religione vera, altre cose non servono. Il digiuno va portato sia nella virtù della carità – si rinunzia a qualcosa perché altri abbiamo qualcosa – e sia nella virtù della sobrietà e della temperanza. Si rinunzia al di più, al non necessario, perché dannoso alla nostra vita. Lo si dona ai poveri, secondo la Legge di Gesù Signore. Parola nuova, religione nuova.

Quando si vive in piena obbedienza la Parola di Gesù, si è in un digiuno quotidiano, perché si dona al corpo solo ciò che gli è necessario. Quanto non necessita strettamente al corpo diviene grande strumento di misericordia, elemosina, carità.

Madre di Dio, Angeli, Santi, insegnate al popolo di Dio a vivere la vera religione.

Commento a cura del Movimento Apostolico

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