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Vangelo 27 Marzo 2019. Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

Mt 5,17-19
Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Vangelo

Senza che tutto sia avvenuto

Ogni Parola proferita da Gesù va sempre letta, illuminata, interpretata, compresa con la luce divina dello Spirito Santo. La verità di ogni Parola del Vangelo è nello Spirito Santo. A Lui va sempre chiesta, non una sola volta in vita, ma momento per momento, ora per ora, giorno per giorno, mese per mese, anno per anno. La richiesta va fatta senza interruzione, perché la verità è infinita come Dio è infinito e non può essere conosciuta con una sola invocazione. Lo Spirito non dono la verità, conduce a tutta la verità.

Dice Gesù: “Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti, non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento“. Va subito detto che il primo pieno compimento che Gesù dona alla Legge e ai Profeti è la sua stessa vita. Lui mostra come si può vivere in pienezza di verità, carità, luce, santità, ogni Parola detta dal Padre suo nell’Antico Testamento. I Comandamenti, la Legge, gli Statuti, i Decreti del Padre suo non hanno subito da parte sua nessuna violazione, né in poco né in molto, né lievemente né gravemente. In più Gesù li ha osservati al sommo delle potenzialità del suo cuore, della sua mente, delle sue forze. Lui ha vissuto La Legge secondo le modalità stabilite dalla Legge. Ad essa ha consacrato tutto se stesso.

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Questi sono i comandi, le leggi e le norme che il Signore, vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso; perché tu tema il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni.

Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore (Dt 6,1-6).

A questa prima modalità di compimento, se ne aggiunge una seconda. In Cristo Gesù tutte le promesse del Padre trovano piena attuazione. Ogni giuramento, profezia, oracolo del Padre è divenuto sì in Lui. Nulla più il Padre deve adempiere. In Cristo Gesù il Padre si è rivelato fedele ad ogni sua Parola. Quanto ha detto, lo ha fatto.

Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì». Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria. È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori (2Cor 1,19-22).


Ma vi è un terzo compimento che va posto in luce. La Legge del Sinai pone un limite invalicabile. Chi lo valica si pone fuori del Patto dell’Antica Alleanza. Questo limite è invalicabile anche nel Patto della Nuova Alleanza. Gesù però ha spinto l’obbligo di amare fino al limite umano di esso e il limite è l’offerta a Dio del proprio corpo, sulla Croce, come vero olocausto e sacrificio di redenzione e salvezza.

Mentre con ogni profeta esiste l’oltre dell’amore, della verità, della giustizia, della santità, dell’obbedienza, con Gesù l’oltre non esiste più. Lui è il compimento pieno, senza l’oltre. Per ogni uomo sulla terra vi sarà sempre l’oltre da raggiungere o da aggiungere. Con Cristo tutto si è compiuto, tutto attuato, tutto realizzato, tutto avvenuto. Ora spetta ad ogni suo discepolo manifestare al mondo che lui è sulla via di Cristo, verso l’oltre da raggiungere, fino ad arrivare anche lui alla pienezza dell’amore.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che camminiamo di fede in fede verso tutta la verità.

Commento a cura del Movimento Apostolico

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