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Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce

annunciazioneRIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO MARTEDI – Sempre nella Scrittura era risuonata questa voce che annunziava la nascita di una persona particolare, portatrice di una missione divina. Narra il Libro dei Giudici.

Gli Israeliti tornarono a fare quello che è male agli occhi del Signore e il Signore li consegnò nelle mani dei Filistei per quarant’anni. C’era allora un uomo di Sorea, della tribù dei Daniti, chiamato Manòach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli. L’angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guàrdati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d’impuro. Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei». La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l’aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, ma mi ha detto: “Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d’impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte”» (Gdc 13,1-7). 

Anche il sacerdote Zaccaria, nel tempio, udì questa voce. Era dell’Angelo Gabriele.

Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto» (Lc 1,11-17).

Con la Vergine Maria il messaggero divino è lo stesso. Cambiano però le modalità, l’essenza, la sostanza, la natura stessa del concepimento. La Vergine Maria non dovrà concepire un uomo, ma Dio; non lo dovrà concepire alla maniera umana, bensì in un modo unico e irripetibile nella storia: per opera dello Spirito Santo.

La Vergine Maria non concepisce un uomo alla maniera umana, con il concorso dell’uomo. Concepisce Dio nel suo grembo, il Figlio Unigenito, il Verbo Eterno del Padre, che nel suo seno verginale si fa vero uomo, vero Figlio dell’uomo, vera discendenza di Adamo. Chi opera questo concepimento è lo Spirito Santo che si poserà su di Lei e la renderà Madre, facendola rimanere Vergine in eterno.

Questo evento mai più si ripeterà nella storia. L’incarnazione del Verbo Eterno di Dio è fatta una volta per sempre. Essa mai più potrà avvenire. È questa la vera grandezza della Vergine Maria: Ella è vera Madre di Dio, vera Madre del suo Signore, perché vera Madre del Figlio di Dio, che è nella sua natura divina e nella sua Persona vero Dio. È il vero Dio che nel suo grembo si fa vero uomo. È questo il mistero dei misteri. La Vergine Maria è rivestita della più alta dignità concessa ad una creatura umana.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, introduceteci nel mistero. di Movimento Apostolico

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