Pubblicità
HomeTrending NowVangelo 23 Aprile 2020. Il Padre ama il Figlio e gli ha...

Vangelo 23 Aprile 2020. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.

Vangelo del giorno – Giovedì, 23 Aprile 2020

Vangelo del giorno
Vangelo del giorno

Lettura e commento al Vangelo di Giovedì 23 Aprile 2020 – Gv 3,31-36: Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.

Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.

Parola del Signore

LEGGI: Oggi la Chiesa ricorda San Giorgio Martire. Ecco la storia

Commento al Vangelo di Paolo Curtaz

Povero Nicodemo! Ha creduto e studiato tutta la vita, è diventato un punto di riferimento per i rabbini del suo tempo eppure scopre di non sapere nulla.

Vangelo del giorno
Vangelo del giorno

Non sapere nulla di Dio, nulla di sé, nulla della fede, nulla della vita. Ma, e questo è encomiabile, non si arrende. Anche se di notte, trova il coraggio di confrontarsi con Gesù e riceve mille stimoli. Sì, ha visto giusto, si tratta di rinascere dall’alto, di entrare nella logica di Dio, di fare della propria vita un dono, come Dio che ha donato il suo figlio per la salvezza dell’umanità. Ora Nicodemo è confuso, turbato, sente la verità e la forza delle parole di quel misterioso personaggio.

Come fare, concretamente? Gesù risponde: ciò che può fare è credere in Gesù. Credere che egli è l’inviato di Dio, credere che è figlio del Padre in maniera assolutamente unica e straordinaria. E credere lo farà partecipare alla vita dell’Eterno, cioè alla vita eterna, che non è una cosa che ci succede quando siamo morti, ma una dimensione in cui scopriamo di essere inseriti da sempre.

Questo nostro splendido tempo pasquale ci aiuti a non arrenderci mai, a non scoraggiarci, a lottare come ha saputo fare quell’anziano curioso e irrequieto che è Nicodemo.

Fonte lachiesa.it

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome