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Vangelo 2 Marzo 2019. Chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso.

Mc 10,13-16
Chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso.

In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».

E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.

Vangelo 16 Gennaio 2019

Lasciate che i bambini vengano a me

Sappiamo dalla Scrittura Antica e anche dal Nuovo Testamento che il Signore sceglie le persone alle quali affidare il mistero della salvezza fin dal seno della madre e a volte anche prima del loro stesso concepimento. Sansone fu scelto prima del concepimento. Samuele fu offerto a Dio quando ancora non esisteva neanche come possibilità. Anna era sterile. Geremia fu chiamato fin dal grembo della madre. Giovanni il Battista fu annunziato a Zaccaria pieno di Spirito Santo fin dal seno di Elisabetta ancor prima di essere concepito. Anche Paolo si dice scelto fin dal grembo materno.

L’angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guàrdati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d’impuro. Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei» (Gdc 13,3-5).

«Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo» (1Sam 1,11).

«Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni» (Cfr. Ger 1,5-10).

Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita

«Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto» (Lc 1,13-17).

Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco (Gal 1,11-17).

Apparteniamo a Dio


Ogni uomo appartiene a Dio fin dall’eternità, poiché fin dall’eternità è nei suoi pensieri. Se appartiene a Lui fin dall’eternità, è suo anche fin dal primo istante del suo esistere. Oggi è questo l’errore. Non si crede più da parte dei genitori che il frutto del loro amore è del Signore e che loro sono suoi strumenti per dargli i figli che Lui ha già pensato nel suo cuore. Poiché i genitori sono separati da Dio, anche il figlio o i figli che concepiscono sono separati da Dio. Essendo il Signore la vita dell’anima e dello spirito, separati da Dio, possono crescere solo con il corpo, ma senza anima e senza spirito. Hanno un corpo non governato né dall’anima, né dallo spirito. È questa la vera crisi della società odierna. Senza anima non c’è riferimento al soprannaturale. Tutto si vive nell’ambito della terra. Senza spirito non c’è alcuna relazione con il bene morale. La società viene così privata dei suoi principi essenziali di correttezza e di sana moralità.

Gesù bandito dalla nostra storia

La nostra società non è come i discepoli che rimproverano coloro che presentano i bambini a Gesù. È andata ben oltre. Ha deciso che Gesù debba essere esiliato da questo mondo. Così si evita alla radice ogni tentazione di portare qualcuno a Lui. Bandito Gesù dalla nostra storia, l’umanità è condannata a vivere di sola immanenza, di sola materia, ma anche di solo male. Il mondo lo deve sapere. Solo uno toglie il suo peccato: Cristo Gesù, l’Agnello di Dio. Bandito l’Agnello di Dio dal mondo, il mondo sarà sommerso dal peccato e dalla morte. Gli altri lavorano nel peccato a servizio del peccato. Solo Cristo crocifigge il peccato nel suo corpo e lo toglie dal mondo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri discepoli di Gesù.

Commento a cura del Movimento Apostolico

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