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Vangelo (2 dicembre) Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere.

Commento al #Vangelodioggi: Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere.Lc 21,34-36
Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Se per un istante riflettiamo sull’esame di coscienza che lo Spirito del Signore fa alle sue Chiese, dobbiamo constatare che è facile cadere dalla vigilanza.

Basta una piccola disattenzione e siamo già fuori della perfezione cristiana. Subito ci immergiamo in una miriade di piccole falsità, piccole incongruenze, piccoli difetti, piccoli rilassamenti che turbano la bellezza del Vangelo. Macchiano il suo splendore. Lo deturpano.

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All’angelo della Chiesa che è a Tiàtira scrivi: “Così parla il Figlio di Dio, Colui che ha gli occhi fiammeggianti come fuoco e i piedi simili a bronzo splendente. Conosco le tue opere, la carità, la fede, il servizio e la costanza e so che le tue ultime opere sono migliori delle prime. Ma ho da rimproverarti che lasci fare a Gezabele, la donna che si dichiara profetessa e seduce i miei servi, insegnando a darsi alla prostituzione e a mangiare carni immolate agli idoli. Io le ho dato tempo per convertirsi, ma lei non vuole convertirsi dalla sua prostituzione.
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Ebbene, io getterò lei in un letto di dolore e coloro che commettono adulterio con lei in una grande tribolazione, se non si convertiranno dalle opere che ha loro insegnato.

Commento al #Vangelodioggi: Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere.



Colpirò a morte i suoi figli e tutte le Chiese sapranno che io sono Colui che scruta gli affetti e i pensieri degli uomini, e darò a ciascuno di voi secondo le sue opere. A quegli altri poi di Tiàtira che non seguono questa dottrina e che non hanno conosciuto le profondità di Satana – come le chiamano –, a voi io dico: non vi imporrò un altro peso, ma quello che possedete tenetelo saldo fino a quando verrò. Al vincitore che custodisce sino alla fine le mie opere darò autorità sopra le nazioni: le governerà con scettro di ferro, come vasi di argilla si frantumeranno, con la stessa autorità che ho ricevuto dal Padre mio; e a lui darò la stella del mattino. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”.

All’angelo della Chiesa che è a Sardi scrivi: “Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle. Conosco le tue opere; ti si crede vivo, e sei morto. Sii vigilante, rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire, perché non ho trovato perfette le tue opere davanti al mio Dio. Ricorda dunque come hai ricevuto e ascoltato la Parola, custodiscila e convèrtiti perché, se non sarai vigilante, verrò come un ladro, senza che tu sappia a che ora io verrò da te. Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi cammineranno con me in vesti bianche, perché ne sono degni. Il vincitore sarà vestito di bianche vesti; non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese” (Ap 3,18-4,6).

Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere.



Gesù chiede ad ogni suo discepolo di vigilare. È facile appesantire il cuore in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita. È facile concedersi piccoli permessi, piccoli vizi, piccole omissioni. La piccola immoralità a poco a poco spalanca la porta alla grande immoralità e dissolutezza. La Scrittura Antica lo insegna con divina saggezza: “Chi disprezza le piccole cose, a poco a poco cade nelle grandi”. Spesso si comincia con uno sguardo e si finisce nell’adulterio. Piccoli furti giungono anche alla rapina e all’omicidio. La vigilanza consisterà per noi nel rimanere fedelissimi ad ogni Parola del Vangelo. Urge radicarsi pienamente nella verità della salvezza.

Urge vigilare con somma attenzione perché il giorno del giudizio avviene all’improvviso. In un istante possiamo essere catapultati nell’eternità, trovarci dinanzi al nostro giudice che ci chiederà conto della nostra vita. Oppure il Signore, venendo, potrebbe trovarci in grande difetto, vederci mancanti ed operare la nostra sostituzione nella storia. Oggi non si crede più nel giudizio di Dio, né in quello eterno e né in quello che Lui sempre opera nella storia. Dobbiamo in questo essere sommamente vigilanti. Se cadiamo da una verità infallibilmente sicura e certa cadremo da tutte le altre. Persa questa verità, tutta la vita morale si perde. A che serve la moralità, se saremo salvati senza meriti?




Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci la somma vigilanza.

Commento a cura del Movimento Apostolico

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