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Vangelo 16 Gennaio 2020. La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

Vangelo 13 Ottobre
Vangelo

Lettura e commento al Vangelo di Giovedì 16 Gennaio 2020 – Mc 1,40-45: La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

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+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore

Guarda di non dire niente a nessuno

Le opere di Dio vanno cantate, magnificate, celebrate, narrate, raccontate, divulgate, annunziate – ed è questa la vera evangelizzazione: ma nel Vangelo di oggi Gesù impone il silenzio. Gesù infatti, ammonisce severamente il lebbroso guarito perché si guardi di non dire niente a nessuno. Questo perchè, ogni evangelizzazione, è fatta secondo tempi e momenti stabiliti da Dio. Anche per la verità piena di Cristo Gesù vi sono tempi e momenti determinati dal Signore.

Vangelo 28 Settembre 2019
Vangelo

Oggi si devono tacere i miracoli operati da Gesù, perché si deve dare molto più spazio alla conversione e alla fede nel Vangelo. Se si viene da Gesù solo per un miracolo del corpo, la sua missione è di grande fallimento. L’anima rimarrebbe nella morte eterna e lo spirito nel grande errore e nella universale falsità in ordine al mistero della salvezza. A che giova avere oggi un corpo purificato dalla lebbra, mentre l’anima è già dannata e pronta per essere accolta nelle tenebre eterne? Invece è preferibile rimanere con il corpo nella lebbra, ma con l’anima piena di grazia, in cammino verso la beatitudine eterna. Il tempo non è la misura della verità di un uomo. Misura della verità è la sua eternità. Guai quando misura della verità è il tempo e non più l’eternità.


Gesù è nello Spirito Santo e sa cosa giova all’uomo. L’uomo non è nello Spirito Santo. Vive nella grande ignoranza di Dio e delle sue cose. Far conoscere il mistero di Dio nel quale è il mistero dell’uomo appartiene a Gesù Signore, appartiene oggi agli Apostoli del Signore. Se gli Apostoli non portano nel tempo la misura della verità secondo le regole dell’eternità stabilite dal Signore, la loro opera è vana. Lavorano nel tempo per il tempo. Non evangelizzano agli uomini le regole della vera eternità. Ma oggi evangelizzare secondo le regole dell’eternità è divenuto impossibile. Molti discepoli di Gesù hanno sostanzialmente modificate queste regole, anzi le hanno dichiarate nulle. Le hanno abrogate. Con quali risultati? Non possono più evangelizzare l’eternità.


Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il cristiano sia evangelizzatore della vera eternità.

Commento a cura del Movimento Apostolico

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