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Vangelo (15 Dicembre) Giovanni è il messaggero che prepara la via al Signore

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Giovanni è il messaggero che prepara la via al Signore

Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro».

Il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui

Gesù è cuore libero, puro, santo, immacolato, mite, umile, casto, senza invidia, gelosia, vanita, senza alcuna ombra di peccato, neanche lievissima, tanto grande neanche quanto un minuscolo granello di povere. Questo cuore gli permette di vedere sempre Dio nella vita delle persone secondo pienezza di verità. Gli consente anche di non vedere Dio là dove Dio non è presente nella vita di una persona. Se Dio regna negli altri, in qualsiasi modo, Lui lo dice. Se non regna, anche questo Lui dice, manifestando all’altro il grado del suo peccato e della sua cattiveria o malvagità.
Quando il cuore è puro sempre sa riconoscere le opere di Dio. Quando invece è impuro, perché infangato dal peccato, mai le potrà riconoscere. Il cuore impuro, cattivo, lercio, lurido, è in tutto simile ad un cannocchiale le cui lenti sono imbrattate di spesso cemento. Uno può guardare attraverso di esso quanto vuole, vede solo buio, nient’altro. Prima occorre levare lo spesso cemento e poi si potranno vedere le meraviglie dell’universo. Senza una piena pulitura delle lenti, il buio sarà sempre dinanzi agli occhi. Così è per il cuore imbrattato di male.

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Vedere Dio o non vederlo nella nostra storia non è allora questione di intelligenza, sapienza, studio, dottrina, o altro. È solo questione di purezza del cuore, di libertà dal vizio e dal peccato, di desiderio di crescere in grazia e verità, di aspirazione a cercare il Signore, sapendo che sempre il Signore cerca l’uomo e sempre scende nella sua storia per invitarlo a conversione. È sufficiente allora pentirsi dei propri peccati, fare ammenda con vera penitenza e di nuovo i nostri occhi sono nella possibilità di vedere il Signore che viene per manifestarci tutto il suo amore e la sua misericordia.
Gesù vede Dio in Giovanni Battista, vede la potenza dello Spirito Santo che agisce in Lui e lo dice al mondo intero. Giovanni non è una canna sbattuta dal vento. Non è persona che segue le teorie cangianti degli uomini, che va dietro minoranze o maggioranze a seconda delle proprie convenienze. Non è neanche persona viziata, lussuriosa, concupiscente. È invece uomo che ha saputo governare il suo corpo. Ad esso non ha concesso alcun vizio. Neanche gli ha permesso di avere quanto tutti gli altri corpo hanno: un poco di comodità e di agiatezza. Nulla. Lui è l’uomo del deserto. Dalla vita di deserto. È uomo avvezzo ad ogni rinunzia e mortificazione.

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Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via. Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro.
Giovanni è vero profeta del Dio vivente. Anzi è più che profeta. Tra i nati da donna, mai nessuno è stato più grande di Lui. Egli è il messaggero mandato da Dio a preparare i cuori ad accogliere il Messia del Signore. Tuttavia Giovanni rimane uomo dell’Antico Testamento. Con il Messia che viene ad instaurare il regno di Dio, il più piccolo di questo regno è più grande di Lui, perché si entra in una nuova economia della salvezza che è per rigenerazione da acqua e da Spirito Santo. Nella nuova economia si nasce da Dio, si diviene partecipi della sua natura divina. Ma il più piccolo del regno di Dio rimane in eterno Cristo Gesù. Lui è il più piccolo, perché veramente si è fatto l’ultimo di tutti e il servo di tutti, offrendo la sua vita in riscatto per i molti.




Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci piccoli per il regno di Dio.

Commento a cura del Movimento Apostolico

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