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Vacanze per i giovani all’estero e tornano in Italia contagiati! Aumentano i casi di ‘importazione’

250.566 i contagi accertati e oltre 35mila i decessi provocati dal Sars-CoV-2 in meno di sei mesi.

Un’ascesa lunga, che non sembra però prossima ad arrestarsi. Se il dato delle vittime della seconda domenica di agosto è confortante, meno lo è infatti quello riguardante il numero dei nuovi positivi: 463, vale a dire 116 in più rispetto al dato raccolto sabato (con quasi 15mila tamponi in meno).




Coronavirus
Coronavirus (catania.liveuniversity.it)

Non accenna a “piegarsi”, dunque, la curva dei contagi da coronavirus. Nulla di minaccioso, sia chiaro. Gli infettivologi ripetono da giorni che, in una fase epidemica come quella che sta affrontando l’Italia, un trend altalenante dei nuovi casi è la normalità. Tutti sotto controllo, per il momento, i diversi focolai accesisi in tutta Italia.

Molti di questi sono nati da casi di importazione: l’ultimo dei quali a Roma, dove 9 ragazzi sono rientrati da Malta e dalle Baleari positivi al Sars-CoV-2. Le loro condizioni, al momento, non destano preoccupazione.

Ma è la nuova tipologia di contagi – pressoché inesistenti fino a quando gli italiani non hanno iniziato ad andare in vacanza, anche in Paesi con un quadro epidemiologico peggiore del nostro – a richiamare l’attenzione degli specialisti.

«Dobbiamo essere pronti: nelle prossime due settimane il numero dei contagi di ritorno probabilmente aumenterà», avverte Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di Malattie infettive e urgenze infettivologiche dell’ospedale Cotugno di Napoli. In valore assoluto, il maggior numero di casi continua a registrarsi nelle Regioni del Nord. Per il secondo giorno consecutivo, ai primi due posti del podio dei contagi sono finite la Lombardia (71) e l’Emilia Romagna (69).
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Coronavirus, 463 nuovi casi e 2 morti: vittime ai minimi da febbraio
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Sul gradino più basso la Toscana (61), che ha scalzato il Veneto (58) in ragione di un cluster registrato a Carrara e di un aumento dei casi importati da turisti rientrati dalla Grecia e dalla Croazia. Guardando i numeri nel dettaglio, però, a preoccupare è la crescita dei casi in Sicilia. Nell’isola, ieri, sono stati registrati 29 nuovi positivi.

E tutti gli indici – casi settimanali, pazienti ricoverati in malattie infettive e in terapia intensiva e attualmente positivi – sono in rialzo ormai da tre settimane. Numeri da tenere d’occhio, considerando che quella che si apre oggi sarà la settimana di massima affluenza turistica. Per far fronte ai rischi legati all’avvicinarsi di Ferragosto, però, le autorità di pubblica sicurezza potrebbero serrare le maglie dei controlli.

Un primo segnale di questo tipo si è avuto nelle scorse ore, con la chiusura della discoteca Byblos: un tempio della vita notturna in riviera romagnola (a Misano Adriatico). I locali da ballo e le spiagge saranno gli osservati speciali delle prossime due settimane. Due bar sono stati sanzionati anche a Roma, per la mancata osservanza delle norme anti-contagio. A lasciar presagire un giro di vite anche la maggiore cautela adottata da bar e ristoranti in Campania, Puglia, Calabria: questo, dopo settimane in cui molti turisti avevano segnalato un allentamento delle misure di sicurezza. –
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