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Una mamma scopre di avere il cancro in gravidanza. No aborto ed i bimbi nascono sani

Holley Tierney è una “mamma-coraggio”: alla 23ma settimana di gravidanza, mentre nel suo ventre crescevano due gemellini, i medici le hanno diagnosticato un cancro.

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La donna (25 anni, di Manchester) era stata colpita dal morbo di Hodgkin, un particolare tipo di tumore del sistema linfatico. Holley, affetta da forti dolori al petto, si era rivolta allarmata ai dottori, temendo che si trattasse di qualcosa correlato alla gravidanza che stava portando avanti. Dopo la diagnosi, i medici le hanno detto che avrebbe dovuto abortire per cominciare subito un ciclo di chemioterapia. Ma la donna, determinata a portare a termine la gestazione, si è rifiutata categoricamente.

Prima ha dato alla luce i due bambini, Harlow e Havana, nati sani e senza complicanze derivanti dalla malattia, e poi ha cominciato le cure per se stessa. Ora ha già completato un primo ciclo di chemio e, dopo 11 settimane in ospedale, ha finalmente potuto portare a casa i suoi due gemellini.

«Quando sono nati è stato il giorno più felice della mia vita, era un rischio che valeva la pena correre, tutto ciò che mi interessava era la loro salute» ha raccontato la neo-mamma. «Mai avrei potuto pensare di affrontare il cancro durante la gravidanza, era il mio peggior incubo. Sapevo di non avere alternative se non far nascere i miei due gemelli, l’istinto materno si era già sviluppato in me. Restare incinta è stato bellissimo e tutto è andato alla perfezione fino a quando ho cominciato ad avere dolori al petto e alle braccia. Sono un’insegnante di danza e quel giorno avevo trasportato delle casse, così ho ipotizzato che il dolore fosse dovuto a quello, ma essendo incinta ho pensato di andare a farmi un controllo in ospedale».

Il resto è storia nota: la diagnosi, la paura, la volontà, la speranza. Holley ha vinto la sua scommessa, Harlow e Havana sono nati e sono sani, la malattia della madre non ha lasciato loro alcuna conseguenza negativa.

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Racconta ancora la donna: «Quando i medici hanno capito che non ero intenzionata ad abortire, hanno provato a convincermi ad avere almeno un parto prematuro. Ma io volevo arrivare a tutti i costi a 30 settimane prima di sottopormi al cesareo. Ma alla 29ma i medici hanno detto che non avrei potuto aspettare oltre, altrimenti il cancro si sarebbe diffuso. Così ho cominciato la chemio». Holley ha aggiunto che vederli per la prima volta è stata la sensazione più bella del mondo, quasi non credeva che fossero suoi.

di Antonio Bonanata per Il Messaggero

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