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Una luce di speranza, i contagi diminuiscono. Ma gli ospedali sono in tilt e nessuno evita il collasso

Oltre un milione, esattamente 1.028.424, tanti sono in Italia i contagiati totali dei quali si è a conoscenza. La curva è ancora in salita, ma mostra un lieve rallentamento.

I nuovi casi, registrati ieri, 11 novembre, sono 32.961, -2.137 rispetto a martedì nonostante 8.882 tamponi in più. Anche ricoverati con sintomi e terapie intensive salgono ma meno rispetto al giorno prima. «La curva sta deflettendo, sta aumentando meno delle scorse settimane, ma ci vuole prudenza. L’Rt deve scendere ancora sotto il livello di 1» osserva il direttore del dipartimento prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. Ieri l’RT era dato a 1.44, contro l’1,70 di due giorni prima.

Mappa Covid-19 Italia
Mappa Covid-19 Italia

Le società scientifiche degli internisti, Fadoi e Simi, dei geriatri, Sigg e Sigot, e l’associazione degli infermieri di Medicina interna, Animo, in una lettera aperta denunciano: «Gli ospedali sono ormai vicini al collasso, per due fattori concomitanti: carenza di personale sanitario e mancanza dei posti letto a fronte dell’abnorme afflusso di malati Covid». Secondo l’Agenas, l’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali è ormai ampiamente superata in Italia la soglia del 30% di posti letto di terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19, definita “critica” dal ministero della Salute.

La media italiana è infatti salita rapidamente negli ultimi giorni attestandosi al 37%, ma è allarme rosso in 11 regioni e nelle 2 Province autonome, che l’hanno ampiamente superata.

In cima alla ‘lista nera’ l’Umbria che ha toccato ormai il 57% di saturazione, seguita da Piemonte (56%), Provincia di Bolzano e Lombardia al 54%. Sempre secondo Agenas in Italia più della metà (52%) dei ricoveri nei reparti di area medica degli ospedali italiani riguarda pazienti Covid. Ben oltre la soglia del 40% definita ‘critica’.

E che è ampiamente ‘sforata’ da 11 regioni, con punte massime del 99% nella Provincia di Bolzano, del 92% in Piemonte, dell’86% in Valle d’Aosta, seguita dalla Lombardia con il 75%, la provincia Trento è al 56%, Emilia Romagna, Marche e Umbria al 55%, la Toscana al 39%. Ma c’è chi fa un quadro peggiore.

Secondo la Società Scientifica degli Internisti ospedalieri, «il 68% dei letti dei reparti di area medica risultano occupati da pazienti Covid. Vicine al 100% di letti riservati a pazienti positivi al virus sono poi Lombardia (95,8%), la provincia di Bolzano (94%), seguite da Campania (77,7%) e Lazio (76,3%).

In totale son 14 le Regioni che superano la soglia di sicurezza del 40%»

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