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Un respiro per Medjugorje. Riaprono le frontiere, mentre si attende il Festival dei giovani

Dopo mesi di difficoltà dovute al coronavirus, anche per Medjugorje sembra avvicinarsi un momento di vera e propria ripartenza, anche se l’aspetto ‘spirituale’ delle attività non si è mai fermato, anche grazie agli strumenti Live messi a disposizione dalla Parrocchia di San Giacomo.

Il Consiglio dei ministri della Bosnia-Erzegovina, dopo quasi quattro mesi (dal 22 marzo 2020), ha aperto le frontiere per l’ingresso dei cittadini dell’Unione europea. Affinché i cittadini dell’Unione Europea, i cittadini della Confederazione Svizzera, della Norvegia e dell’Islanda possano entrare in Bosnia ed Erzegovina, devono avere un certificato di test negativo per SARS-COV-2, che non deve avere più di 48 ore dal momento dell’ingresso

La rubrica dedicata a Medjugorje, 4 Luglio 2020
Medjugorje, arriveranno i primi pellegrini nelle prossime ore

La decisione ha effetto effetto dal 16 luglio.

Quando si tratta di cittadini della Repubblica di Croazia, possono entrare in BiH senza
restrizioni e test. L’apertura della frontiera impedirà almeno in parte il collasso totale del turismo in Bosnia ed Erzegovina. Che lo vogliano ammettere o no, senza pellegrini a Medjugorje, non ci sono visitatori sul Ponte Vecchio a Mostar, né su Baščaršija a Sarajevo. La decisione del Consiglio dei ministri, che aprirà le frontiere ai cittadini dell’Unione
europea con un test negativo per il coronavirus, ha reso felici gli abitanti di Medjugorje.

Secondo l’Ufficio del Turismo di Medjugorje, ogni anno transitano tra 1,5 e 2 milioni di pellegrini. Gli ospiti domestici e quelli della regione rappresentano solo circa il 10 percento di quel numero. Il resto sono stranieri a cui è stato proibito di venire negli ultimi mesi. Le nuove condizioni per l’ingresso implicano un test PCR negativo, ma a Medjugorje non sono
sicuri che questa misura sia sufficiente.

C’è molta attesa per il Festival dei giovani, quest’anno realizzato ovviamente in misure contingentate e ridotte, e c’è anche speranza che possano essere ulteriormente ‘allentati’ i paletti di ingresso, in modo che tanti pellegrini possano riprendere la loro normale attività, verso i luoghi benedetti di questa piccola cittadina, al centro dello sguardo del mondo.

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