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Un bimbo di 3 anni con un tumore al cervello ‘guarisce’ grazie a un cane speciale

La storia raccontata dalla mamma che parla di miracolo

Oscar Haskell
Oscar Haskell

Oscar, 3 anni, un bambino con un tumore al cervello era in terapia intensiva e non mostrava alcun miglioramento fino a che non è arrivato Leo, un cane speciale, un cane-terapia.

LA STORIA

Oscar Haskell aveva soltanto 3 anni quando un giorno, a causa di un tumore al cervello, si è ritrovato in terapia intensiva all’ospedale pediatrico di Southampton con una rara condizione cerebrale.

Il battito cardiaco ha improvvisamente accelerato. Sia i medici che la mamma di Oscar, Zoe Relph, si aspettavano il peggio visto il progressivo deterioramento della salute del bimbo e la mancata risposta ai farmaci e alle cure.

Come ricorda la mamma:Oscar aveva 26 provette dentro di lui, sei sonde cerebrali perforate nel suo cranio e aveva macchine che lo tenevano in vita… Non rispondeva affatto e la sua frequenza cardiaca era alle stelle…non ci aspettavamo più che potesse farcela”.

Un bambino malato di tumore in terapia intensiva sorride al tocco di un cane: “un vero miracolo” secondo la mamma.

A quel punto è stato proposto dai medici un farmaco diverso dai soliti, un golden retriever di nome Leo.

La mamma (Zoe): “Quando i medici ci hanno chiesto se saremmo stati interessati ad incontrare un cane terapia sono rimasta scioccata al pensiero di un cane in terapia intensiva.

I dottori inoltre mi dissero di continuare a parlare con Oscar in modo che potesse sentire la mia voce. Non sapevamo se poteva sentirci o no”.

Come accade in molte famiglie, anche questa mamma aveva promesso ai figli che prima o poi avrebbero preso un cucciolo di cane, e quindi continuava a ripetere al figlio che se avessero superato tutto avrebbe preso un cane. E poi è accaduto l’incredibile: non appena Leo, il cane da terapia, ha appoggiato la sua zampa sulla mano di Oscar tutto è cambiato.

“Immediatamente la frequenza del bambino è diminuita” ricorda Zoe. “È stato stupefacente. I medici di terapia intensiva piangevano. Era un vero miracolo. Oscar non aveva mosso il viso ne si era mosso ma a un certo punto sorrise”.

Zoe ancora non può credere al miracolo a cui ha assistito: “penso davvero che se non fosse stato per Leo, Oscar si sarebbe lasciato andare. Leo non ha mai lasciato il suo fianco. Lindsay (il responsabile del cane) doveva portarlo via con la forza perché non voleva lasciare mai il capezzale di Oscar, avrebbe dormito accanto a lui. Hanno creato un legame straordinario che ha aiutato anche tutti noi”. Zoe racconta che dall’incontro con Leo suo figlio è migliorato lentamente giorno dopo giorno e che i due hanno instaurato un legame davvero speciale.

Oscar ora ha 7 anni

Questo il racconto di ciò che è accaduto, oggi sono passati quattro anni e da allora Oscar diventa ogni giorno più forte. Al bambino è stata diagnosticata un’encefalomielite acuta disseminata, che come spiega la madre,: “Significa che aveva un bug autoimmune che ha indotto il suo cervello ad attaccare se stesso”.

Oscar ora ha sette anni, ha riportato purtroppo dei danni al cervello, ma grazie a Leo è tornato a scuola e può condurre una vita quasi normale.

Questa mamma è sicura che il figlio non ce l’avrebbe mai fatta senza Leo e quindi condivide la sua storia perché è convinta che questi cani da terapia dovrebbero essere usati ovunque.

Leo e Oscar stanno partecipando al concorso Friends for life a Crufts 2020, una competizione annuale che celebra la relazione unica che le persone hanno con i loro cani, il ruolo importante che il migliore amico dell’uomo svolge durante la nostra vita e il sostegno che ci danno di fronte alle avversità.

Ecco il video con il quale Leo e Oscar si sono presentati al concorso.

Fonte www.universomamma.it

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