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Un appello per la liberazione di suor Gloria, rapita in Mali a febbraio: preghiamo per lei

L’8 marzo a Bogotà, in Colombia, si è celebrata una giornata di preghiera e al tempo stesso è stato rilanciato un appello per la liberazione di suor Gloria, rapita in Mali lo scorso febbraio.
«Abbiamo celebrato la giornata della donna, e qui sentiamo la sua assenza, qui c’è una madre sconsolata, dei fratelli tristi, una Congregazione molto preoccupata (…), facciamo appello a tutte le autorità di aiutarci a trovarla»: sono le parole di suor Noemí Quiceno, superiora della Comunità Francescana di Maria Immacolata a Bogotà, in Colombia, a un mese dal rapimento di suor Gloria Cecilia Narváez Argoti, missionaria in Mali.

Suor Gloria era stata rapita la sera del 7 febbraio nel villaggio di Karangasso vicino Koutiala, a circa 400 chilometri a est di Bamako, capitale del Mali. I rapitori hanno affermato di essere jihadisti, ma al momento non si hanno conferme sulla matrice del rapimento.
«Lei viveva solo per fare il bene degli altri, ci sono molti orfani, malati e senza fissa dimora che hanno bisogno di lei, chiediamo la misericordia di Dio per coloro che l’hanno rapita, non conoscono il male che stanno facendo, tutta la comunità francescana chiede il suo rilascio”, ha aggiunto la Superiora in un’intervista a una radio colombiana.






Secondo le informazioni riportate dall’agenzia Fides, tutta la comunità delle religiose della Congregazione era presente alla Giornata di preghiera per suor Gloria Cecilia, celebrata in tutta Bogotà l’8 marzo, e alla quale sono stati invitati molti fedeli e anche autorità.




Fonte:  www.avvenire.it

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