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Uccise moglie e figlia del leader di Hamas. Gaza è ancora sotto i razzi di Israele

A Palestinian boy points to Israeli drones over Gaza City as eight days of relative calm endedIsraele ha ricominciato gli attacchi aerei a Gaza in risposta a un nuovo lancio di razzi dalla Striscia che ha rotto la tregua temporanea. Sirene di allarme a Gerusalemme, due razzi hanno colpito l’area di Tel Aviv  

L’Egitto ha lanciato un appello a israeliani e palestinesi perchè tornino al tavolo negoziale al Cairo.

E ha espresso “profonondo rincrescimento” per la rottura della tregua a Gaza, dove è ripreso il conflitto. 

Un raid aereo israeliano ha ucciso una bambina di 2 anni e una donna di 40 anni. Sono la moglie e la figlia di Mohammed Deif capo del braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam. Sono le prime vittime dei bombardamenti israeliani da quando, il 10 agosto scorso, è entrato in vigore il cessate il fuoco. In più ci sono anche 40 persone ferite, come riferiscono fonti mediche palestinesi.

In seguito, sei persone, tra cui tre bambini, sono rimaste uccise stamani in un raid israeliano contro una casa di Dayr al-Balah, nella Striscia di Gaza. Lo rendono noto i servizi di soccorso palestinesi. 

Altri due uomini sono rimasti feriti nello stesso bombardamento. Sirene di allarme sono risuonate a Gerusalemme ieri sera, mentre due razzi hanno colpito l’area di Tel Aviv, 4 la zona di Beer Sheva e 3 Sderot come riferisce l’esercito israeliano via Twitter. Netanyahu ordina nuovi raid La violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas, con il lancio di razzi verso Israele, ha portato il premier Benjamin Netanyahu a ordinare nuovi raid sulla Striscia e a ritirare la delegazione israeliana dai colloqui mediati dall’Egitto.

Gli Stati Uniti hanno espresso “preoccupazione” per la fine della tregua e hanno accusato Hamas di aver fatto saltare l’intesa riprendendo il lancio di razzi verso Israele.

“Hamas è responsabile della sicurezza a Gaza e i razzi sono stati sparati da Gaza”, ha sottolineato la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Marie Harf. Raid da entrambe le parti Tre razzi hanno colpito il sud di Israele, nei pressi della città di Beersheba, otto ore prima della fine del cessate il fuoco. Un “violazione grave” della tregua, ha sottolineato Netanyahu, a cui sono seguiti raid contro “obiettivi terroristici nella Striscia”. Tregue fallite Dallo scorso 5 agosto, si susseguono cessate il fuoco temporanei nella Striscia, ma proseguono i lanci di razzi dall’enclave e i raid aerei di risposta di Tsahal.

Il ministero della Salute palestinese ha aggiornato il bilancio delle vittime a Gaza a più di 2.000 morti, in gran parte civili. Le vittime israeliane sono 64 militari e tre civili. Il governo dello Stato ebraico e Hamas avevano accettato la sera del 18 agosto l’estensione di 24 ore della tregua, a poche ore dalla fine della sospensione temporanea di cinque giorni adottata la scorsa settimana, per raggiungere un accordo definitivo sul cessate il fuoco. I rappresentanti delle fazioni palestinesi e del governo israeliano avevano ripreso domenica scorsa i colloqui indiretti mediati dal Cairo. Le richieste per un compromesso A minare l’esito delle trattative sarebbe, ancora una volta, la richiesta di Israele di un totale disarmo nella Striscia di Gaza. Se Hamas chiede la fine dell’embargo israeliano, lo Stato ebraico insiste sulla necessità di una totale demilitarizzazione della Striscia. 

 

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