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Tre ddl contro famiglia, ma la società civile è sempre più vigile

Tre ddl contro famiglia, ma la società civile è sempre più vigileContinua a crescere la mobilitazione della società civile sul tema della famiglia: oltre 60mila le firme già raccolte dalla petizione online contro l’ideologia gender a scuola promossa da Provita onlus e altre associazioni laiche e cattoliche. Scopo dell’iniziativa è anche indire un nuovo Family Day contro tre progetti di legge – Scalfarotto, Cirinnà e Fedeli – allo studio del Parlamento che, con il pretesto della “non discriminazione”, mirano a scardinare la famiglia naturale. Paolo Ondarza per la Radio Vaticana:

Si vuole imporrre una nuova antropologia senza basi scientifiche
Tre distinte proposte di legge, unica la strategia. Un attacco alla famiglia senza precedenti secondo l’avvocato Simone Pillon, consigliere nazionale del Forum delle famiglie:

“Siamo davanti a un coagulo di un modo di pensare l’uomo che ormai giunge al potere legislativo e cerca – a colpi di legge – di cambiare l’antropologia. Tutte e tre i progetti di legge hanno come obiettivo quello di scalzare la visione antropologica dell’uomo composto dai due generi, il maschio e la femmina, e portare invece una nuova antropologia, priva di basi scientifiche serie ed affidabili, che è l’antropologia del gender”.

Ddl Scalfarotto
Il primo ddl porta la firma di Ivan Scalfarotto, deputato del Pd, sottosegretario al Ministero delle Riforme istituzionali e attivista dei diritti Lgbt. Ancora Pillon:

“Il ddl Scalfaratto ha come finalità quella di impedire qualsiasi manifestazione del libero pensiero, che sia contraria alla antropologia del gender. E’ un progetto di legge liberticida, che ha come volontà specifica – appunto – quella di arrestare il dibattito pubblico su questi argomenti e poi dare spazio evidentemente agli altri due progetti di legge. Non so se lei sa che proprio qui a Perugia, dove io abito, sono stato protagonista di una vicenda nella quale dopo aver denunciato all’opinione pubblica che in un liceo scientifico era circolato materiale assolutamente inappropriato e inadatto, di contenuto quasi pornografico, sono stato querelato per diffamazione, perché ho osato denunciare questo stato dei fatti. Questa è un’interessante anticipazione di quello che succederà quando la Legge Scalfarotto sarà in vigore”.

Ddl Cirinnà
Altro disegno di legge è quello presentato dalla relatrice Monica Cirinnà, senatrice del Partito Democratico, in tema di unioni civili, che – denunciano le associazioni – aprirà alle “nozze gay”, all’adozione di minori da parte di omosessuali e alla filiazione tramite fecondazione eterologa. Simone Pillon:

“Il governo su questo non sta dando dei segnali molto tranquillizzanti. Anzi sembra che ci sia una volontà di procedere spediti nell’approvazione di questa legge. Ma la domanda è: l’opinione pubblica è informata che con la Legge Cirinnà di fatto le coppie omosessuali non solo avrebbero accesso al matrimonio a tutti gli effetti, ma avrebbero accesso anche alla possibilità di avere figli? E l’aspetto vergognoso è che il dibattito su questa legge viene tenuto rigorosamente sotto silenzio”.

Ddl Fedeli
Infine c’è il ddl a firma della senatrice Pd Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, sull’introduzione dell’educazione di genere obbligatoria nelle scuole. La parola ancora all’avvocato Simone Pillon:

“Non è un mistero che da anni sia in corso nelle scuole italiane una violentissima campagna che si sta sempre più acuendo per l’indottrinamento sul gender. Ne ha parlato il Santo Padre: è’ in corso un’autentica colonizzazione ideologica dei nostri figli, senza che la famiglia sia minimamente informata di tutto questo. E questo in piena violazione della Costituzione, del Codice Civile ed anche dell’art. 26 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo che impone alla famiglia il diritto di priorità nelle scelte educative che riguardano la prole”.

Ideologia gender: élites culturali usano la legge per cambiare la “testa” del popolo
D. – Ma la legge non dovrebbe rispondere a una esigenza del popolo, che viene dal basso, piuttosto che avere la pretesa di cambiare la società?
R. – Questo che lei dice centra in pieno il problema. Ci sono delle minoranze, delle élites culturali nel nostro Paese che sono convinte di poter usare lo strumento legislativo non per servire il popolo, ma per cambiare la testa del popolo. Questo modo di usare lo strumento legislativo a fini ideologici deve essere stigmatizzato in quanto tale, perché è evidente che dopo la Seconda Guerra Mondiale ci si è resi conto che ogni volta che lo Stato pretende di imporre un modo di pensare, si arriva sempre al disastro!

Il presidente Mattarella sia custode della Costituzione e della famiglia naturale
D. – La tutela della famiglia e la difesa della Costituzione sono stati indicati come pilastri nel discorso di insediamento del nuovo presidente della Repubblica Mattarella…
R. – Ha parlato di famiglia al singolare e non di famiglie al plurale: questo è stato certamente un segnale politico molto forte. Ho ascoltato con interesse e sono convinto che il presidente Mattarella, in questo modo, abbia voluto stigmatizzare il rischio di fughe in avanti. Confidiamo che la scelta di Mattarella di iniziare la sua presidenza con frasi e con parole che noi condividiamo assolutamente, sia poi seguita anche dai fatti.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

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