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Trascrizioni nozze gay: Zema, Campidoglio tenta di ‘forzare il diritto’

matrimonio-gay4-jpg-crop_displayLAZIO – ROMA – “Continuano in Campidoglio i tentativi di forzare il diritto a scopo ideologico”. Lo afferma il direttore responsabile della testata on line Romasette.it, Angelo Zema, dopo la dichiarazione di intenti del sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, di avviare “il processo per il riconoscimento dei matrimoni contratti all’estero, sia di eterosessuali sia di omosessuali, di coppie che si trasferiscono a vivere qui”.

Un intento che si inserisce nel solco del controverso provvedimento adottato a Bologna (e contestato dal prefetto) e che arriva dopo il “gemellaggio” di Marino con il “Gay Pride” di San Francisco e dopo la sua partecipazione al “Pride” romano. “Idea-grimaldello, per scardinare la politica e il diritto – sostiene Zema -, è infatti quella di equiparare la trascrizione delle ‘unioni’ omosessuali contratte all’estero con i ‘matrimoni’ ugualmente registrati al di fuori dei confini nazionali, spacciando tale equiparazione come urgenza della città”.

Vera urgenza, sottolinea Zema, è invece “il tanto atteso rilancio” di Roma che “ancora non si è visto e le famiglie ne fanno le spese, travolte dalla crisi e dagli aumenti dei costi dei servizi comunali e disorientate da progetti educativi che anziché ‘promuovere le differenze’, come da intenti dichiarati, finiscono per negarle”. Fonte: Agensir

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