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Tiziana Rocca “La Robin Hood della solidarietà attiva”

articoloTESTIMONIANZE DI FEDE – Tiziana Rocca è mamma di 3 figli e moglie del celebre regista Giulio Base, è una grande imprenditrice di successo, cura eventi e spettacoli ed è affermatissima nel mondo della comunicazione.
Si occupa dell’ideazione alla produzione di eventi e serate, da 2 anni è anche Direttore generale del Taormina FilmFest.
Ha fondato la Tiziana Rocca Comunicazione.
Tutte le sue attività sono centrate sul sociale, ha organizzato molti eventi di volontariato con risvolti benefici, coinvolgendo associazioni che avevano come scopo la divulgazione della ricerca scientifica.
Ha scritto vari libri, uno fra i tanti “La tua vita è un evento vivila al meglio”.
A seguire l’intervista.

Dott.ssa Rocca, perché è così sensibile ai problemi che riguardano il sociale?
Tutto è iniziato 3 anni fa, quando cominciai ad organizzare i primi eventi per associazioni che si battono sul campo, per cercare fonti che servano a risolvere problemi a cui lo Stato non riesce a far fronte.
Man mano, mi sono resa sempre più conto di quanto sia importante il lavoro di queste associazioni che operano sul territorio ed ho cercato all’interno dei miei eventi, di convincere i miei clienti privati, ad investire sul sociale per aiutare chi ha più bisogno.
Infatti è una cosa che facciamo anche al Festival di Taormina, ed ogni serata è dedicata ad un iniziativa sul sociale, sia del territorio che Nazionale.
A volte è sulla ricerca in generale, altre volte sulla violenza sulle donne, oppure su tematiche dedicate ai bambini.

Essendo testimonial di molte Onlus, qual è quella che maggiormente cattura la sua sensibilità di donna?
Diciamo che essendo donna mi tocca l’associazione che si occupa contro la violenza sulle donne ovvero “We World” perché è un tema molto attuale, e bisogna parlarne, cercando di fare tutti quanti qualcosa.
E’ un momento difficile per quello che riguarda la donna, a volte subisce violenza tra le mura familiari e quindi mi batto con questa associazione per sensibilizzare e creare iniziative, per cercare di aiutare con gesti concreti.
Cerchiamo di aiutare le donne in difficoltà, ascoltandole e standole vicino, cercando di fare capire loro che è giusto denunciare, parlando dei segnali, saperli riconoscere e cercando di prevenire certi gesti.
Noi donne abbiamo un indole da mamma, cerchiamo sempre di cambiare le persone, perdonando e scusando certe reazioni, ma bisogna capire che non sempre si può attuare questo atteggiamento.

In molti articoli, è stata definita la “Robin Hood della solidarietà attiva”. In tutto questo incide tanto la fede in Dio?
Penso che tutti nel proprio lavoro, abbiano un dovere sociale e di conseguenza tramite il mio lavoro ho cercato e cerco di aiutare gli altri. Devo dire che sono stata la prima a fare questo, coinvolgendo i miei clienti per primi a queste iniziative sociali.
La fede sicuramente ha inciso tanto.

Come fa a conciliare l’essere madre e moglie con l’essere una grande imprenditrice?
Penso che le donne ce la possono fare ad avere una forma mentis, che le permetta di fare più cose contemporaneamente per cui sono dell’idea che non bisogna rinunciare alla propria carriera ma anzi si può anche riuscire a coinvolgere i propri figli.
Nel mio libro “La tua vita è un evento vivila al meglio” do alcuni consigli alle mamme su come organizzare la loro giornata riuscendo a non rinunciare a nulla come faccio io.

Qual è il valore che in assoluto vorrebbe trasmettere ai suoi figli?
Quello che cerco di trasmettere ai miei figli è il valore del sacrificio e della buona volontà perché niente arriva dal nulla. Bisogna lottare, lavorare ed essere allo stesso tempo seri e professionali, dei grandi lavoratori onesti che cercano di ottenere grandi risultati.

Quanto tempo occupa la preghiera durante la sua giornata?
La preghiera è fondamentale, quando sono a pranzo o a cena con la mia famiglia, non iniziamo mai senza prima aver recitato una preghiera tutti insieme. In tutti i gesti quotidiani è sempre presente e lo stesso è per i miei figli.

Che mamma è Tiziana Rocca?
Sicuramente una mamma che coinvolge molto i suoi figli, nel suo lavoro. Quando posso li porto sempre con me, perché voglio che vedano ciò che faccio. Cerco di fargli respirare ciò che noi genitori facciamo. Vengono con me a Taormina e a Venezia, dovunque io vado.

Oggi secondo lei, cos’è che manca in molte famiglie e qual è il segreto per rendere sempre più unita la famiglia?
Oggi è un mondo difficile perché nessuno ha la pazienza, tutti vogliono avere tutto subito e certamente non è facile. E’ più difficile tenere la famiglia unita oggi, perché ci sono tante curiosità e tante cose che distraggono.
E’ un percorso in cui bisogna lottare insieme e quindi chi decide di sposarsi deve essere consapevole che ci saranno degli ostacoli da dover superare insieme. E’ proprio questo che rafforza l’unione della famiglia.
Oggi nessuno vuole fare più sacrifici, invece i sacrifici sono proprio la base per l’unione familiare ed è impossibile non farli. Ogni giorno bisogna sapersi venire incontro.

Servizio di Rita Sberna

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