“Nelle ultime settimane – si legge nel testo diffuso dal patriarcato Latino di Gerusalemme e pervenuto all’agenzia Fides – la violenza ha di nuovo visitato la Terra Santa. Durante queste settimane di sofferenza, alcuni gruppi di pellegrini hanno cancellato il loro viaggio”. I membri della Commissione episcopale guidata dal vescovo William Shomali, vicario patriarcale del patriarcato latino, ribadiscono che anche nei giorni delle azioni militari i gruppi di pellegrini presenti in Terra Santa non hanno corso alcun rischio e che “l’itinerario del pellegrinaggio tra Nazareth, Tiberiade, Gerusalemme e Betlemme è sempre rimasto e continua a rimanere sicuro”.
Si ripete che i pellegrinaggi rappresentano anche un modo efficace per sostenere i cristiani in Terra Santa sia sul piano spirituale che su quello materiale. Inoltre – spiega il documento – i pellegrini cristiani “vengono accolti calorosamente da cristiani, musulmani e ebrei, perché sono considerati in questa area del mondo come ponti di pace tra palestinesi e israeliani”. Anche per questo i rappresentanti della Chiesa cattolica in Terra Santa incoraggiano “i pellegrini a venire e camminare dove ha camminato Cristo, ad essere partecipi con noi nella nostra testimonianza di fede” e a verificare di persona “come possono diventare parte del nostro sogno di pace”.
L’appello della Commissione si rivolge in particolare alle Conferenze episcopali di tutti i Paesi, affinché sollecitino “le diocesi, le parrocchie e le associazioni, a diffondere il nostro messaggio di incoraggiamento ai pellegrini”.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana