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Suor Emmanuel da Medjugorje, racconta: “Mi hanno chiuso in carcere!”

Suor Emmanuel da Medjugorje, racconta: ” Mi hanno chiuso in carcere!”

Suor Emmanuel  ci racconta del suo viaggio in terra sud americana, in particolare le sue belle esperienze in Argentina, a contatto con i carcerati. Lo fa attraverso la newsletter periodica che invia a tutti i suoi iscritti.

 

Mi hanno chiuso in prigione! Le missioni lontane ci aprono sempre degli orizzonti inattesi e impensati!

Una delle più belle esperienze vissute in Argentina è stata la visita ad una prigione maschile, una delle più dure poiché riservata agli omicidi!

Più di dieci anni fa, due uomini hanno deciso di fare uscire i carcerati dalla disperazione, di dimostrar loro l’amore di Dio, di evangelizzarli e di offrire la possibilità di una profonda conversione.

Tutto è cominciato introducendo nella giornata del carcere la pratica dello sport del rugby, poi si è evoluta nell’aprirsi al rispetto dell’altro ed al senso di squadra.

Oggi, entrando in quella prigione, si incontrano degli uomini sorridenti, sereni, attenti gli uni verso gli altri… da non credere ai propri occhi!

E’ una storia d’amore che ha permesso a questi due evangelizzatori di introdurre la preghiera nella prigione. I carcerati recitano ogni giorno il Rosario insieme, non ne farebbero mai a meno!

La Vergine ha compiuto meraviglie nei loro cuori. Dopo aver loro parlato dei messaggi di Medjugorje, il nostro piccolo gruppo (la mia traduttrice, la mia assistente ed io), siamo potute rimanere con loro nei loro alloggi.

Impressionante! Sulle porte delle loro povere celle, non ci sono dei numeri impersonali ma delle parole come: pazienza, carità, perdono, gioia, pace, concordia, sacrificio, tolleranza… ecc.

Ho approfittato dell’occasione per dar loro la benedizione speciale e materna della Gospa e dei petali di rose benedetti da Maria Santissima durante un’ apparizione.

Poi la Provvidenza ha permesso un fatto indimenticabile: eravamo accompagnati da due guardie, ma per una incomprensione, una delle guardie ha creduto che il suo collega fosse ancora con noi nelle celle dei carcerati.

Era quindi uscito chiudendo a chiave la porta. Ma l’altra guardia non era con noi, così ci siamo trovate chiuse dentro insieme a una trentina di omicidi. Non c’era modo di uscirne, la struttura era isolata, ed i catenacci sono catenacci!

Allora abbiamo pregato insieme ai carcerati diventati degli agnellini, contentissimi di averci con loro più tempo! Suppongo che sia stata proprio la Madonna ad avere organizzato questa incarcerazione e queste preghiere!

Ci sono venute le lacrime agli occhi! Quando la porta è stata finalmente aperta, non avevamo più alcun desiderio di lasciare quegli uomini divenuti nostri fratelli.

Non scorderò mai quella visita! Eravamo andate per evangelizzare, invece siamo state profondamente evangelizzate da quegli uomini la cui vita era stata spezzata e che, grazie alla preghiera del Rosario ed all’amore materno della Madre di Dio, sono diventati testimoni straordinari della potenza della risurrezione del Cristo.

Niente è impossibile a Dio!

Suor Emmanuel +
(tradotto dal francese)

Fonte: Enfants de Medjugorje” www.enfantsdemedjugorje.fr

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