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Sopra di noi regna il Signore! Un giovane sacerdote ci racconta la sua vocazione

10583823_282066911989089_5713233076996121259_n - CopiaAbbiamo chiesto ad un giovane sacerdote innamorato di Cristo di raccontarci la storia della sua vocazione, il suo incontro con Cristo, la sua gioia di servirlo ogni giorno nei fratelli. E’ calabrese, fa parte del movimento Apostolico, collabora con Radio Mater ed anche con la redazione del sito dei Papaboys. Ecco che cosa ci scrive.

Ciao fratelli e sorelle! Sono don Francesco Cristofaro. Oggi sono un giovane sacerdote felice e sereno, pieno di vitalità ed energia che lotta e si impegna per annunciare il Vangelo.

Nella mia vita ho compreso una verità: Gesù vive con noi e con noi cammina a meno che noi non decidiamo di mandarlo via dal nostro fianco! Per tanto tempo, Gesù mi era vicino ma non avvertivo la sua presenza, perché io chiedevo la mia volontà e non la sua. Camminavo da tristezza in tristezza e da supplica in supplica. Poi avviene, il  “miracolo”. Il Signore non lascia mai cadere a vuoto le tue preghiere. Ti ascolta, ma a modo suo, seguendo il suo disegno. E oggi, sono qui, sacerdote del Dio vivente!

Amici miei, mettendo da parte la mia vita o la mia storia, voglio dire a tutti voi questo: Non abbiate paura! Sappiate questo: non importa il passato della nostra vita. Quello ci serve per comprendere cosa Gesù possa fare di noi e testimoniarlo al mondo. Ciò che importa è  l’oggi. Ciò che sei e, soprattutto, ciò che puoi e devi fare. Ricordalo amico: Gesù ti chiama come sei per farti diventare come vuole lui. Io voglio essere come vuole lui. Noi siamo la gloria del Dio vivente, noi siamo i suoi strumenti in mezzo al mondo.

Vorrei fare tanto. Vorrei mostrare ogni giorno il volto di Gesù. Vorrei che l’uomo si avvicinasse alla grazia di Dio. Vorrei dire che il pensiero di Dio è diverso da quello dell’uomo, che il cuore di Gesù è diverso dal cuore dell’uomo. Per grazia di Dio sono quello che sono e per il suo amore infinito e grande oggi posso elevare in alto il calice della salvezza e sfamare i cuori della grazia sanante del Signore.

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Vorrei dire all’uomo di credere sempre nel domani, di non scoraggiarsi mai, di essere forte. Vorrei dire all’ammalto di rifugiarsi nel cuore amabile della Madre Santa. Vorrei regalare a tutti il mio sorriso quello bello che solo il Signore ti sa regalare da un contatto quotidiano con lui. L’avermi voluto sacerdote è il dono più bello e prezioso che il Signore mi poteva concedere ma, allo stesso tempo, è una missione che puoi assolvere solo se possiedi gli occhi di Gesù, la sua bocca e, soprattutto il suo stesso cuore.

Vorrei dire ai giovani che è bello consacrare la propria vita a Gesù e il sacerdote è una vera ricchezza nella povertà di questo mondo.

Vorrei vivere e morire sempre con Gesù nel mio cuore e sulle mie labbra perché questo è il miracolo che Gesù ha fatto alla mia vita e della mia vita.

Vorrei dire: credere sempre, arrendersi mai! Allora, anima bella di tutto il mondo, che stai leggendo, mettiti all’opera e sii, oggi, domani, sempre e per sempre, strumento di Dio. Amen. di Don Francesco Cristofaro

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