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SIRIA – Rilasciati i cinque cristiani della Valle dell’Oronte che erano ancora detenuti dai jihadisti

Siria, continua l'esodo dei rifugiati in TurchiaKNAYEH – Sono stati rilasciati nella mattinata di domenica 12 ottobre i cinque cristiani siriani della Valle dell’Oronte che rimanevano ancora in stato di detenzione su disposizione del Tribunale islamico di Darkush, dopo essere stati rastrellati da una brigata di jihadisti insieme al parroco di Knayeh, p. Hanna Jallouf, OFM e ad altri parrocchiani nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 ottobre. Lo riferiscono all’Agenzia Fides fonti locali, che riportano anche il sollievo espresso dalle comunità cristiane presenti nella Valle per il rilascio dei cinque uomini, a tutti noti per il loro coinvolgimento nelle attività dei conventi francescani dei villaggi di Knayeh e Yacoubieh.

Il francescano p. Hanna e una ventina di cattolici della zona – comprese quattro donne – erano stati prelevati su disposizione del Tribunale islamico. Nei giorni successivi erano stati rilasciati prima le donne poi il sacerdote e gli altri fermati (vedi Fides 7, 9 e 10/10/2014). Il Tribunale islamico ha stabilito di sottoporre a processo padre Hanna, accusato di “collaborazionismo” con il regime siriano, ma non sono stati forniti dettagli sui tempi di tale procedura giudiziaria. In attesa del processo, p.Hanna non potrà lasciare il villaggio di Knayeh. Allo stesso Tribunale Islamico padre Hanna Jallouf aveva fatto appello nei giorni precedenti al blitz dei miliziani in parrocchia, per denunciare le crescenti vessazioni subite dal convento da parte di islamisti armati.

A Knayeh ci sono ancora 300 cristiani e p. Hanna continua il suo servizio pastorale in loro favore, pur nelle condizioni di libertà limitata in cui si trova. Nel villaggio funziona un centro di aiuto parrocchiale, che costituisce l’unico presidio materiale per la popolazione, cristiana e non solo, della Valle dell’Oronte. Il centro di aiuto è una delle attività sostenute in Siria fin dal 2011 da Ats – Pro Terra Sancta, l’ong della Custodia di Terrasanta. “Gli aiuti non vengono mai erogati in denaro” ha raccontato a terrasanta.net Tommaso Saltini, responsabile di Ats, “ma in generi alimentari (pacchi viveri e pasti già preparati), vestiti e medicine. Purtroppo – ha aggiunto Saltini – non riusciamo a coprire tutte le necessità della gente. Ogni centro spende dai 10 ai 20 mila dollari al mese in aiuti, con cui riesce a coprire solo una parte delle richieste”. Nel 2013 Ats ha soccorso i poveri della Siria, sia cristiani sia musulmani, con aiuti per un valore di 427 mila dollari (oltre ad altri sussidi, per 110 mila dollari, erogati a profughi e bisognosi in Libano e Giordania). Fonte: Agenzia Fides

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