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Siria: il Kuwait e gli Stati Uniti sono i principali finanziatori dei terroristi

Il Kuwait, alleato degli Stati Uniti, è la principale fonte di finanziamento dei terroristi legati ad al-Qaeda che combattono in Siria. Lo sostengono esperti dell’Amministrazione Obama, secondo i quali centinaia di milioni di dollari sono arrivati da personalità del Kuwait e associazioni ai gruppi di combattenti impegnati in Siria come il Fronte al-Nusra, che il Dipartimento di Stato ritiene legato ad al-Qaeda. A marzo il sottosegretario americano al Tesoro, David Cohen, ha definito esplicitamente il Kuwait come “l’epicentro della raccolta fondi per i gruppi terroristici in Siria”. Fino al 2013 non potevano esserci accuse di illegalità, ma quest’anno il Kuwait ha approvato una legge che proibisce di finanziare gruppi dediti al terrorismo. “Purtroppo non è stato fatto molto per l’attuazion della normativa”, ha affermato un funzionario del Tesoro coperto da anonimato. Di recente il governo di Kuwait City ha anche istituito, su consiglio degli USA, un’unità di informazione finanziaria. L’organismo, secondo la fonte, “non è ancora attivo”. L’ambasciata del Kuwait a Washington non ha mai voluto replicare sinora alle accuse che arrivano dagli Stati Uniti. In Kuwait, dove a differenza di altri paesi nel Golfo vi sarebbero meno normative, la raccolta fondi a favore dei gruppi di ribelli siriani è diventata un terreno di competizione tra i leader religiosi e i potenti uomini d’affari e un’attrattiva per i cittadini di altri paesi del Golfo sottoposti a regole più severe. Facendosi pubblicità con foto e video sui social network, facoltosi e importanti leader religiosi del Kuwait spesso consegnano il denaro direttamente ai gruppi che combattono in Siria, come il Fronte al-Nusra. Molti gruppi hanno loro rappresentanti o emissari in Kuwait, Paese che ha ospitato ben due conferenze internazionali sulla Siria per la raccolta di fondi da destinare agli aiuti umanitari.Il segretario di Stato Usa John Kerry avrebbe affontato il problema con le autorita’ del Kuwait durante la sua visita di gennaio nel Paese. Alcune iniziative di raccolta fondi sono “assolutamente un imbroglio, quella che dovrebbe essere un’organizzazione di beneficenza in realtà serve solo per far arrivare il denaro ai gruppi estremisti”, ha affermato il funzionario del Tesoro USA. Molto più diffuse sono, ha spiegato, le organizzazioni che raccolgono “denaro per coperte, pane e scuole e anche soldi per sostenere le attività terroristiche”. Secondo la fonte, le autorità del Kuwait sono consapevoli del problema e sanno che devono adottare delle misure. A queste preoccupazioni gli USA aggiungono la presenza nel governo di Kuwait City di Nayef al-Ajmi, ministro della Giustizia e per gli Affari islamici. La sua nomina, per Cohen, è stata un passo nella direzione sbagliata perché Ajmi ha una storia alle spalle di sostegno al jihad. Un’accusa rifiutata dal ministro, le cui dimissioni sono state di recente respinte dal governo. di Armadilla

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