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Il Terzo settore fa rete al Sud con la formazione

terzo_settorepIL PROGETTO FQTS – Si intende mettere in rete le organizzazioni del Mezzogiorno, investendo sulla formazione delle loro competenze organizzative, gestionali e relazionali, coinvolgendo soggetti sociali ed economici dei territori e istituzioni locali. Obiettivo: costruire una identità comune del Terzo settore meridionale, favorendo la formazione di capitale umano di eccellenza.

Si è svolto nei giorni scorsi, a Milano, il seminario nazionale del progetto Fqts per la formazione dei responsabili del Terzo settore del Mezzogiorno: 350 partecipanti, delle sei Regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia) “per favorire nuove modalità di dialogo sia personali sia tra le organizzazioni di appartenenza e nei territori, che possano essere un modello da esportare per la soluzione di questioni sociali e ambientali non più rinviabili”. I tre giorni di lavoro – che aveva come titolo “Terzo settore, partecipazione, democrazia e innovazione” – si sono articolati in otto laboratori, dedicati all’approfondimento di alcuni articoli della Costituzione: lavoro, istruzione, giustizia, salute e benessere, pace e cooperazione, tutela dei beni comuni, ambientali e culturali.

Un nuovo linguaggio per cambiare il modello economico, finanziario e culturale. In apertura del seminario, Jeffrey Sachs, professore della Columbia University, economista e saggista, collegato in video-conferenza, ha tra l’altro dichiarato: “Il Terzo settore italiano, che già opera in un’ottica di sostenibilità, ha un ruolo fondamentale per contribuire a sensibilizzare i vertici globali della politica e dell’economia all’utilizzo di un nuovo linguaggio per cambiare un modello economico, finanziario e culturale che non ha funzionato”. Leonardo Becchetti, professore dell’università di Tor Vergata, ha definito questo nuovo modello con il termine “low profit”: “L’economia sociale è di per se sostenibile quindi contribuisce naturalmente allo sviluppo della società secondo criteri innovativi”. PerCarlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, “Fqts è un intervento strutturale e necessario a rafforzare i legami di rete fra le associazioni e i territori e saremmo contenti se potesse divenire un progetto nazionale”. Dal canto suo, Mauro Giannelli, coordinatore nazionale del progetto Fqts, ha dichiarato: “C’è la voglia di allargare questa buona pratica formativa a tutto il Paese. Infatti, dopo 5 anni di formazione nelle regioni meridionali, la mancanza di un confronto con le altre regioni vedrebbe il rischio di rafforzare la separazione tra il Nord e il Sud contribuendo a costruire modelli e politiche di terzo settore sempre più ripiegate sulle problematiche locali. La diffusione di disuguaglianze, povertà e illegalità non è un problema che appartiene solo al Sud ma all’Italia intera, come dovrebbe appartenere all’Italia il sistema del Terzo settore”. 

Gli obiettivi del progetto. Promosso dal Forum nazionale del Terzo settore, Consulta del volontariato presso il Forum, Conferenza permanente delle associazioni, Federazioni e reti di volontariato (Convol), Coordinamento nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csvnet) e finanziato dalla Fondazione con il Sud, Fqts è il percorso formativo per la crescita e la formazione dei quadri dirigenti del Terzo settore. Il fine ultimo del progetto è quello di mettere in rete le organizzazioni del Sud, al fine di costruire una identità comune del Terzo settore meridionale. Questo avviene attraverso una serie di attività che si svolgono in ciascuna Regione e si coniugano tra loro grazie a una regia interregionale tra la direzione didattica nazionale e quella di ogni singola realtà regionale. Tra gli obiettivi più importanti, quello di fornire a chi partecipa, una guida di conoscenza e una formazione non tanto pratico-organizzativa, ma politico-culturale. Il fine ultimo del progetto è mettere in rete le organizzazioni del Sud investendo sulla formazione delle loro competenze organizzative, gestionali e relazionali, coinvolgendo soggetti sociali ed economici dei territori e istituzioni locali, al fine di costruire una identità comune del Terzo settore meridionale favorendo la formazione di capitale umano di eccellenza. di Benedetto Riga per Agensir

 

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