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Se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello

setuofratelloRIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO MERCOLEDI’ – Com’è triste vedere persone che alzano le spalle o si voltano quando il prossimo ha bisogno del loro aiuto! Ma ancora più brutto è scoprire a volte in noi stessi la tentazione di rispondere come Caino quando, interrogato a proposito del fratello Abele, da lui appena ucciso per invidia, disse: “Sono forse il guardiano di mio fratello?” (Gen 4,9). 

Ascoltando le parole del Signore nel brano del Vangelo di oggi, dovremmo pregare perché ci venga concesso di saper rispondere a questo invito alla vicendevole carità cristiana in modo da avere a cuore il dovere di amare, incoraggiare e proteggere i nostri fratelli e le nostre sorelle nel corpo mistico di Cristo. In particolare, dovremmo assumerci l’impegno di correggere un nostro fratello solo quando siamo sicuri che è davvero necessario e dopo aver pregato lo Spirito Santo perché ci aiuti a dire la verità con carità. 

CORREGGERE IL FRATELLO…

E’ un percorso che parte da noi, dall’essere capaci di realizzare la verità che si fa nell’esercizio del confronto con la comunità umana.

Quello che Gesù suggerisce come richiamo al fratello è un percorso che fa parte di ogni uomo nei suoi atteggiamenti: chiunque è chiamato a non richiamare il suo simile a proprio nome, ma a nome della intera società umana.

Questa regola d’oro non solo fa capire che non siamo noi i detentori del giudizio della verità, ma viene a sottolineare come la verità non consiste nel dire e nel correggere al momento preciso, quasi fosse in tiro di schioppo che spariamo mirando chi sbaglia, ma essa, questa verità, si fa nel cammino del procedere del confronto umano della comunità.

Questa regola, applicata oggi nella confusione dei metodi di giudizio che spesso pervadono gli ambienti della giustizia personale, comunitaria, umana e religiosa, potrebbe aiutarci a percorrere con più chiarezza, decisione e umanità la strada dell’esercizio e della costruzione della verità.

Il Regno di Verità proposto da Gesù si incarna nel cammino della testimonianza e del confronto umano, e diventa Verità viva e in crescendo proprio in questo atteggiamento di richiamo al mio fratello. di Don Luciano Sanvito

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