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Scrive Papa Francesco: ‘Le parole possono essere baci, carezze, farmaci oppure coltelli, spade o proiettili’

Il silenzio è anche la lingua di Dio ed è anche il linguaggio dell’amore, come sant’Agostino
scrive: “Se taci, taci per amore, se parli, parla per amore”. Sono le parole che Papa Francesco ha scritto nella prefazione del libro ‘Non Sparlare degli altri”, scritto da Fra Emiliano Antenucci, rettore del Santuario della Vergine del Silenzio.

“Non sparlare degli altri, non è solo un atto morale, ma un gesto umano – scrive ancora il Pontefice – perché quando “sparliamo” degli altri, sporchiamo l’immagine di Dio che c’è in ogni uomo. E’ importante l’uso giusto delle parole. Le parole possono essere baci, carezze, farmaci oppure coltelli, spade o proiettili. Con la parola possiamo bene-dire o male-
dire, le parole possono essere muri chiusi o finestre aperte. Siamo “terroristi”, quando buttiamo “le bombe” del pettegolezzo, della calunnia e dell’invidia.

Non-sparlare-degli-altri
Non-sparlare-degli-altri

Il cammino semplice di Madre Teresa di Calcutta e il cammino di santità di ogni cristiano: “Il frutto del silenzio è la preghiera / Il frutto della preghiera è la fede/ Il frutto della fede è l’amore/ Il frutto dell’amore è il servizio/ Il frutto del servizio è la pace”.

Si parte dal silenzio e si arriva alla carità verso gli altri. La Vergine del Silenzio ci insegni l’uso giusto della nostra lingua, ci doni forza di benedire tutti, la pace nel cuore e la gioia di vivere. Papa Francesco

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