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Sapeste quanto è lungo il tempo qui. San Paolo della Croce ci porta nella via di mezzo dell’aldilà

Leggiamo nella vita di S. Paolo della Croce: «Una sera, mentre il Santo andava a riposo, sentì battere ripetutamente alla porta della sua cella. Credendo fosse il demonio che veniva a disturbargli il sonno, gli comandò risolutamente di andarsene. Continuando quei colpi, domandò chi fosse e che cosa volesse. Gli apparve allora l’anima di un sacerdote morto quella sera stessa e gli disse che si trovava in Purgatorio a causa dei difetti di cui era stato tante volte ripreso dal Santo, senza mai correggersi. «Quanto soffro!, gli disse.

Mi pare di essere da più di mille anni in questo oceano di fuoco!». Profondamente commosso, il Santo guardò l’orologio: «Siete spirato da poco…, come vi può sembrare da così lungo tempo?». «Se sapeste, rispose quell’anima, quanto è lungo il tempo qui!» e continuò a supplicarlo di aiutarla. Il Santo prese la disciplina, e si flagellò a sangue, pregando con tutto il suo fervore Dio ad averne pietà:

«Mio Dio, ve ne scongiuro, liberate quest’anima per l’amore che avete della mia!».

Le anime del Purgatorio dove scontano la pena?
Le anime del Purgatorio dove scontano la pena?

Dio non tardò a consolare il suo Servo, assicurandolo che prima del mezzogiorno del di seguente quell’anima avrebbe lasciato il Purgatorio. Infatti, mentre il giorno dopo celebrava il santo Sacrificio, al momento della Comunione, vide passargli davanti agli occhi quell’Anima bella e splendente, che saliva al Cielo». I Santi, per la grande purezza della loro vita (Mt. 5, 8), possono «vedere» ciò che tutti non vedono. E non siamo troppo faciloni a dire che questo avveniva nel Medio Evo e che ora le cose sono cambiate…

Difatti si trovano anche nella vita di Padre Pio e di tanti altri Santi dei giorni nostri. Non c’è da credere che essi si siano presi gusto a inventare delle storie e gli agiografi a scriverle… «Da parecchio tempo sento in me un bisogno, cioè di offrirmi al Signore vittima per i poveri peccatori e per le anime purganti». (Lettera al Direttore spirituale). «Patisci, gemi e prega per gli iniqui della terra e i miseri dell’altra vita, sì degni della nostra compassione nelle loro pazienti ed ineffabili angosce» (Risposta del Direttore spirituale).

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