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San Curato d’Ars il prete che salvò i parrocchiani dall’alcool. Lotta ai vizi e Frasi

San Curato d’Ars il sacerdote che salvò i parrocchiani dall’alcool

Citazioni e lotte per il bene della parrocchia di San Giovanni Maria Vianney…

Lotta contro i vizi

Sebbene restaurata la parrocchia e catechizzata la gente, il giovane curato dovette ben presto rendersi conto della presenza d’un nuovo impedimento alla sua opera d’apostolato: la domenica trovava ben pochi fedeli alla messa, poiché la maggior parte di essi si trovava nei campi a lavorare. Terminati i lavori, gli uomini andavano ad ubriacarsi nelle osterie, mentre le donne, i giovani e gli anziani si riunivano in piazza a far baldoria fino a tarda notte. Ciò accompagnato da frasi triviali e bestemmie, proprio vicino alla canonica del Vianney.

Le prime nemiche da abbattere furono appunto le osterie, che sorgevano numerose attorno alla parrocchia, privando così il curato dei suoi fedeli. Feroci furono le sue invettive contro le osterie “luogo in cui si vendono le anime, in cui si rovinano le famiglie, in cui si rovina la salute, dove sorgono liti e dove si commettono i delitti“, gli osti “che rubano il pane di una povera donna e dei suoi ragazzi dando da bere a quegli ubriachi che spendono la domenica tutto ciò che hanno guadagnato durante la settimana” e i loro assidui clienti “che scendono al disotto della bestia più bestia“.

I risultati furono ben presto visibili: intimoriti da quelle parole, parecchi alcolizzati decisero di smettere la loro frequenza nelle osterie, mandando così in bancarotta le taverne vicino alla parrocchia, i cui proprietari furono costretti a cambiare mestiere. Uno di essi, caduto per questo in rovina, ricevette dal curato il denaro necessario per chiudere l’esercizio e intraprendere una nuova professione. Le altre due osterie, dopo poco tempo, furono costrette anch’esse a chiudere i battenti e sorte simile toccò ad altri sette osti che, liberi da ogni concorrenza, avevano aperti nuovi esercizi in diversi luoghi del paese. “Quella fu una delle maggiori vittorie del curato d’Ars” fu detto in seguito ricordando questi eventi. I risultati furono visibili anche sul livello sociale: chiuse le osterie, diminuì una delle piaghe maggiori del paese, la povertà di cui l’alcool era una delle cause principali.

Passò quindi all’abbattimento degli altri due mali da esso derivanti, primo fra tutti la bestemmia, frequentissima ad Ars anche nelle bocche dei ragazzi più piccoli.

Veementi le sue prediche su questo tema, in particolar modo contro ingiurie, imprecazioni e giuramenti, che dopo un certo tempo riuscirono a portare, come nel caso delle osterie, ad ottimi risultati.

Otto anni durò invece la sua lotta contro il lavoro domenicale, che non riuscì mai pienamente ad abolire. Lo condannò dal pulpito, ma non solo. Spesso lo si vedeva, dopo i vespri domenicali, girare per i sentieri e parlarne in prima persona con i diretti interessati. Nonostante fosse intransigente, in questo ambito si presentarono casi di vera necessità per i quali il curato non volle protestare, specie nei casi di forti temporali che minacciavano la rovina dell’intero raccolto.

Lottò con forza contro altri vizi per salvare i suoi parrocchiani come ad esempio il ballo (all’epoca, il ballo non era certo un divertimento innocuo e innocente ma una vera e propria piaga). (Fonte it.wikipedia.org)

San Giovanni Maria Vianney
San Giovanni Maria Vianney

Citazioni del Curato d’Ars

“L’amore per il tuo prossimo consiste in tre cose: desiderare il bene più grande per chiunque, fare il bene che possiamo quando possiamo, e sopportare, scusare e nascondere le colpe degli altri.”

“La preghiera è un bagno d’amore in cui l’anima si tuffa.”

“Una persona orgogliosa crede che tutto quello che fa, è fatto bene; ha sempre ragione; crede che il suo parere sia migliore di quello degli altri.”

Redazione Papaboys

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