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Sai cosa fanno questi giovani volontari nel bosco di San Francesco?

Volontari per amore dell’arte e della natura. Anche d’estate. E’ per contribuire a tutelare e proteggere dei beni naturali ed artistici che decine di giovani, nei mesi di luglio ed agosto, danno una mano per qualche giorno agli operatori del Fondo Ambiente Italiano (Fai), fondazione che gestisce in Italia 36 luoghi di eccezionale valore artistico e naturalistico, spesso recuperati al degrado e fatti rinascere: ville d’epoca, parchi, musei, castelli, tutti aperti al pubblico. Questi giovani volontari sono appassionati di arte, di storia e di natura, partecipano allo gestione di siti unici da tutelare affinché – come recita uno slogan del Fai – “tutti possano viverli”.

Nel Summer Camp i giovani (hanno tra i 20 e 26 anni) si occupano dei giardini; della pulizia degli arredi; dell’accoglienza ai visitatori, fanno loro da guida. In uno di questi luoghi speciali, al Bosco di San Francesco, ad Assisi (Perugia) – il primo ad accogliere campi estivi per giovani nel 2013 – in questi giorni si sta vivendo l’ultima settimana del volontariato ‘estivo’. “Chi viene qui – spiega Nicola Rellini, responsabile del Summer Camp e dell’attività dei volontari nel Bosco – vive un’esperienza diretta con l’attività del Fai, contribuisce alla gestione del bene. Partecipa ad ogni lavoro in programma quel momento”.

“Quest’anno solo da noi sono stati una ventina i ragazzi che si sono alternati in tre settimane. Un numero in flessione – precisa – rispetto agli altri anni quando abbiamo avuto sempre il tutto esaurito, una tendenza che purtroppo rileviamo in tutti i campi del Fai e che non sappiamo spiegare”. “I giovani che partecipano al Summer Camp – aggiunge l’operatore – condividono con i coetanei le stesse passioni, sono molto sensibili ed interessati anche al piano umano e relazionale. Spesso nascono amicizie che durano nel tempo e non è raro che ritornino poi insieme. A volte vengono anche coppie, a volte qui nasce qualche amore”. Nel tempo, “abbiamo notato un salto di qualità nelle caratteristiche dei ragazzi, che più volte vengono da altre esperienze di volontariato. Rispetto poi alle prime edizioni del campo, rileviamo che i ragazzi hanno più padronanza delle tecnologie, si sperimentano, ad esempio nella fotografia con ottimi risultati. Si tuffano con entusiasmo nelle visite guidate, non temono di confrontarsi con imprecisioni ed insuccessi, capita che arrivino già preparati. E i visitatori apprezzano molto la loro presenza, si genera una sorta di circolo virtuoso”.






Al Bosco del Fai, che si trova ai piedi della Basilica di San Francesco, e si estende per 64 ettari fra terreni boschivi e campi coltivati, si tengono numerosi eventi nel corso dell’ estate, visite serali a lume di candela, concerti dal vivo, osservazioni astronomiche, cene e aperitivi; tutti rigorosamente pensati per accogliere visitatori e far vivere ed apprezzare il luogo. I volontari sono un prezioso supporto per la realizzazione di questi eventi. Non di rado l’esperienza del volontariato estivo diventa occasione per un impegno più continuativo. Sono 90 i gruppi Fai e 85 i gruppi Giovani operativi in Italia. Anche il Bosco ha il suo gruppo di volontari, una trentina, attivo tutto l’anno. “Sono persone più o meno giovani, abbiamo anche pensionati, – afferma Rellini – che dedicano un po’ del loro tempo libero al Bosco. Lo fanno per hobby o per combattere una solitudine o per pura passione. Questo tipo di volontariato ha un’importante funzione sociale, cerchiamo di valorizzarlo ed alimentarlo nello spirito della nostra attività”.

Fonte ansa.it/Di Agnese Malatesta

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