No.
Oggi non ti ascolto.
Sono ferita.
Oggi tu ascolti me.
Sono ferita.
Ti ho chiamato, sempre.
Ti ho risposto, sempre.
Ti ho cercato, sempre.
Mi sono fatta trovare, sempre.
Ti ho aspettato, sempre.
Ho avuto tempo, sempre.
Ti ho parlato, sempre.
Ti ho pregato, sempre.
Ti ho desiderato, sempre.
Tu parli?
Io ascolto, ora.
Tu taci?
Io ascolto. Ora.
Tu chiami?
Io ci sono. Ora.
Tu non chiami?
Io ci sono. Ora.
Tu scrivi?
Io scrivo. Ora.
Tu non scrivi?
Io aspetto. Ora.
Tu non hai tempo?
Io sempre.
Tu hai tempo?
Io grata.
Ora io sono ferita.
Mi sono stancata.
Non debbo stancarmi mai, dici?
Non ti ascolto.
Ora tu ascolti me.
Mi sono stancata.
Non sono vedova di amore.
Tu sei vivo.
Sono vedova di attenzioni.
Tu sei vivo.
Non voglio essere amata, chiamata, cercata, perché ti sfinisco.
Non voglio.
Non voglio essere quella che non è desiderata.
Non amata.
Non attesa.
Non cercata.
Non è giusto.
È disonesto così.
Si.
Oggi è come se ti bestemmiassi.
Perché mi manchi da morire.
Parli a tutti.
Stai con tutti.
E mi manchi.
Mi manchi.
Non è una bestemmia.
È amore.
È tutto quello che ho.
Perdonami amore mio.
Ma mi stanco.
Insegnami l’amore che non si stanca.
Non si stanca di pregare.
Non si stanca di chiamare.
Non si stanca di attendere.
Non si stanca di desiderare.
Non si stanca di amare.
Non so se troverai la fede.
Ma troverai me.
Ti basta?
Ti basto?
Mi sono stancata di amori ingiusti.
Infedeli.
Assenti.
Che non rispondono.
Che non parlano.
Che non ascoltano.
Che non hanno tempo.
Che non amano.
Mi sono stancata di amore a parole, a proclami.
Amori che li muove il fastidio, il dovere amoroso.
Voglio essere desiderata.
Subito.
Prontamente.
Prima di tutti.
Prima di tutti.
Non più aspettare a lungo.
Ma desiderare tutto, prontamente.
Troverai la fede?
Troverai l’amore?
Troverai me.
Subito.
Ora.
Pronta.