Ci sono dei deserti che si riconoscono subito.
Sabbia.
Sole.
Solitudine.
Fame.
Sete.
Ci sono delle tentazioni che si riconoscono subito.
Chiare.
Chiarissime.
Stanno in bocca al demonio.
Ci sono deserti che sembrano casa.
Conosci tutti.
Tutti ti conoscono.
Non sei solo.
Tanta fama.
Non sei affamato.
Anzi.
Tutti ti vogliono.
Tutti ti lodano.
Tutti ti ascoltano.
Tutti gli occhi sono su di te.
Eppure.
Eppure.
C’è meraviglia.
Sei troppo poco. Il figlio di Giuseppe.
Per essere così tanto. Il consacrato.
Per essere tutto. Dio.
Eccolo il deserto che sembra casa.
La tua casa che dubita di te.
Si stupisce.
I tuoi che dicono Ma è solo lui.
Eccolo il deserto: casa.
Hai fatto tacere il demonio.
Si è ritirato.
Non ha vinto la fame.
Hai resistito.
Sei tornato a casa.
Potente di spirito.
Pieno di insegnamenti.
Circondato da lodi.
Sei tornato.
E fai le cose di sempre.
Nei luoghi di sempre.
Sei proprio tu.
Sei sempre tu.
Leggi quello che c’è da leggere.
Rimetti in ordine e fai quello che c’è da fare.
Seduto tra gli altri.
È così che si compiono le scritture.
Nella vita.
Nella vita di tutti i giorni.
È così che fa lo Spirito Santo.
Riempie una giornata di sabato.
In cui si fanno le cose del sabato.
È così che fa Dio.
Fa la vita.
E la abita.
Si. È proprio lui. Lui che ha creato l’ordine dell’universo. Riarrotola il rotolo. E lo dà all’inserviente.
Le scritture si compiono così.
Da seduti. In sinagoga.
A fare quello che c’è da fare.
Voglio fare come te.
Vivere quello che c’è da vivere.
E ogni volta.
Ritornare a casa.
Voglio fare come te.
Vincere le tentazioni.
E tornare a casa.
Tra i miei.
Anche se non capiscono.
Tornare perché è casa.
Tornare perché sono i miei.
Dirò loro la verità.
Come hai fatto tu.
E mi siederò tra i miei.
Come hai fatto tu.
A farmi scrutare.
Voglio ricordarmi che non sono mai sola.
Anche quando mi lasciano sola, non sono mai sola.
Perché c’è l’amore con me.
Insegnami a tornare a casa.
Tra i miei.
Anche se non capiranno.
Di Don Mauro Leonardi