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‘Ritrovato un treno nazista carico d’oro’. La scoperta scuote la Polonia

Due uomini, un tedesco e un polacco, nei giorni scorsi hanno comunicato alle autorità di Wroclaw, in Polonia, di aver ritrovato un treno carico di beni preziosi. Da decenni si vociferava dell’esistenza del convoglio, che i soldati della Wehrmacht avrebbero tentato di salvare dall’avanzata dell’Armata Rossa. Secondo i due ricercatori è stato rinvenuto in un tunnel ferroviario in disuso

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Un treno carico di armi, gioielli, oro e materiale industriale è stato ritrovato aWałbrzych, cittadina nell’ovest del Paese ai confini con la Repubblica ceca e vicino all’antica città tedesca di Breslavia. Ad annunciarlo è il sindaco , che in una conferenza stampa ha confermato le notizie che erano già emerse nei giorni scorsi quando due persone, un polacco e un tedesco, avevano contattato le autorità locali comunicando la scoperta e chiedendo il 10 per cento dei proventi.

Il ritrovamento confermebbe la veridicità di molte dicerie che negli ultimi decenni si erano diffusi nella regione . Il treno sarebbe appartenuto alla Wehrmacht (l’esercito regolare tedesco) e sarebbe stato in fuga dall’avanzata sovietica sul finire della seconda guerra mondiale. Entrato in una galleria vicino al castello di Książ, tra le montagne, non sarebbe più emerso. Secondo la stampa locale il tunnel sarebbe poi stato chiuso dimenticando il convoglio al suo interno.

Lungo circa 150 metri, il materiale trovato al suo interno avrebbe un inestimabile valore economico e storiografico . Nonostante non sia ancora stato comunicato cosa precisamente contenga sono già in molti a fantasticare quali meravigliose ricchezze i tedeschi avessero stipato al suo interno. Diversi storici si sono già messi alla ricerca della provenienza del treno, per individuare l’origine del carico.

Durante la Seconda Guerra mondiale, infatti, i nazisti prelevarono oltre 550 milioni di dollari in oro dai governi dei Paesi occupati. Quando capirono che la capitolazione era vicina i soldati della Wehrmacht tentarono di mettere al sicuro i bottini dall’avanzata sovietica, trasportandoli nel cuore della Germania. Molto di essi andarono perduti, in conti bancari secretati o nelle valigie di alcuni ufficiali. Alcuni però sono rimasti dispersi in zone desolate degli ex territori occupati. Come quelli ritrovati sul treno abbandonato.




di Luca Steinmann per l’Espresso

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