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Recitiamo il ‘Memoràre’, la potente preghiera di San Bernardo, tanto amata da Madre Teresa di Calcutta.

Il santo francese Bernardo da Chiaravalle, vissuto 900 anni fa, aveva una grande devozione verso la Madonna. Invitava le persone, e i frati che erano entrati nei monasteri da lui fondati, ad imitare l’umiltà di Maria. Sollecitava anche a lodare Maria, per tutte le sue qualità, per la sua bellezza spirituale, che si prolungava anche nella bellezza corporea. Le sue lodi per Maria erano preghiere entusiaste, che faceva conoscere alla gente, affinché si infervorasse nei Suoi confronti. Dopo la sua morte, col passare del tempo, si è diffusa una grande considerazione per San Bernardo. Molti gli attribuisco il “Memoràre

Questa preghiera a Maria si chiama così, perché era in latino e iniziava con: “memorare”, che significa“ricordare”.  Recitata in latino era come una bella e melodica poesia. Recitata in italiano ha perso qualcosa della sua musicalità, ma resta sempre una bellissima preghiera, che bisognerebbe imparare e recitare. È una di quelle preghiere che può essere recitata al termine della Compieta, la preghiera serale della Chiesa. Ma la si può fare anche in altri momenti. Madre Teresa di Calcutta la recitava come breve formula da recitare per 9 giorni, una “Novena veloce” e potente per chiedere una grazia.  Eccola:

Ricordati, o piissima Vergine Maria,

che non si è mai udito

che alcuno sia ricorso alla tua protezione,

abbia implorato il tuo aiuto,

abbia chiesto il tuo soccorso,

e sia stato abbandonato.

Animato da tale fiducia,

a te ricorro, o Madre Vergine delle vergini;

a te vengo, dinanzi a te mi prostro, peccatore pentito.

Non volere, o Madre del Verbo,

disprezzare le mie preghiere,

ma ascoltami benevola ed esaudiscimi. Così sia.

Se ci riesce difficile impararla, possiamo capirne il significato e dirla a nostro modo, con parole  nostre, con parole di figli pentiti e fiduciosi  in Lei, che tutto può.

Tendiamo la nostra mano a Maria, affidandoci a Lei, e ricorrendo a Lei. Non tarderà a venirci incontro ed esaudire le nostre richieste. E sforziamoci di imitarLa nella sua virtù dell’umiltà. È la virtù che Dio gradisce perché ci manifestiamo bisognosi di Lui e riconosciamo che tutto il bene proviene da Lui.

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