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Quando la Madonna rispose a Natuzza Evolo che chiedeva aiuto. ‘Fra un momento ti mando l’angelo custode..’

Quando la Madonna rispose a Natuzza Evolo che chiedeva aiuto. ‘Fra un momento ti mando l’angelo custode..’

Natuzza Evolo chiedeva spessa consiglio a Gesù e Maria..

Lo strano episodio:

Natuzza Evolo non negava un consiglio, una carezza o un abbraccio a chi andava a trovarla; spesso i consigli che donava provenivano dall’angelo custode, dalla Madonna o da Gesù.

Una volta, un giovane indeciso se sposarsi o consacrarsi al Signore, andò dalla mistica che le disse:

Ho visto la Madonna e le domandai di darmi una risposta. Mi rispose: “Fra un momento ti mando l’angelo custode e ti riferirà quello che io ho detto a lui”.

Natuzza Evolo
Natuzza Evolo

[…] L’angelo allora mi disse: “Vuole essere fedele con la Madonna o con Gesù, ma deve offrire realmente il suo cuore affinché tutto quello che lui vuole fare venga confermato dal Signore.

Che preghi, dia buon esempi, sia umile e caritatevole, dimostrando d’essere figlio fedele di Dio e della Madonna.

Vi sono in Cielo più padri e madri che non zitelle. I santi si possono fare pure nelle grotte.”

LEGGI ANCHE: La preghiera per chiedere una grazia per intercessione di Natuzza Evolo

Natuzza riceveva apparizioni, messaggi, ammonizioni, visite anche più volte al giorno, arrivando persino a scambiare le anime dei deceduti per persone vive: un caso emblematico risale a cavallo tra il 1944 e il 1945, quando la mistica senza volerlo fece fuggire spaventato un uomo che si era presentato da lei con altre persone, chiedendogli ingenuamente: “Scusate, ma voi siete vivo o siete morto?“.

Accanto alle apparizioni, la Evolo cadeva spesso in trance volute da Signore affinchè i deceduti potessero comunicare al mondo attraverso di lei. L’avvocato Silvio Colloca, rinomato personaggio del tempo, raccontò d’aver sentito provenire dalla bocca di Natuzza una voce di bambino che intimava: “Vieni pure. Sono tuo zio Silvio“.

Il padre dell’avvocato aveva infatti perduto un fratello di otto anni nel 1874 e in sua memoria ne aveva dato nome al figlio.

Dopo l’iniziale smarrimento, Colloca iniziò a dialogare con il bambino in questione, chiedendo notizie dei suoi familiari deceduti. “Tranquillo, stanno bene” fu la risposta.
Sempre più sconvolto dalla discussione, l’avvocato tentò di scuotere la mistica per svelare un possibile trucco, ma un’altra voce candidamente disse: “Inutile che la scuoti, non si sveglia. Ora devo andare, il permesso è finito. Fatti una comunione per me“.

Ancora non smaltito lo stupore ed ecco presentarsi un’altra voce, questa volta rauca e sofferente, d’un suo parente massone: “Sono morto senza volere i Sacramenti, da massone. Soffro, non c’è speranza, sono giustamente condannato al fuoco eterno…sono sofferenze atroci e spaventose“.

La preghiera alla Vergine di Mamma Natuzza

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