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Quando la Madonna a Medjugorje parlò della festa di Cristo Re! ‘Donatevi a lui’

“Cari figli, oggi, quando festeggiate Cristo Re di tutto il creato, desidero che Egli sia il re della vostra vita. Solo attraverso la donazione, figlioli, potete comprendere il dono del sacrificio di Gesù sulla croce per ciascuno di voi. Figlioli, date del tempo a Dio, affinché Egli vi trasfiguri e vi riempia con la sua grazia, cosicché voi siate grazia per gli altri. Io sono per voi, figlioli, un dono di grazia d’amore che viene da Dio per questo mondo senza pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” Questo messaggio fu dato dalla Vergine a Medjugorje nell’apparizione del 2007

Medjugorje (226)
Medjogurie

Leggiamo insieme il commento di Padre fr. Danko Perutina

La Madonna c’invita a scegliere Cristo, Re di tutto il creato, perché diventi re delle nostre vite. Cristo non è un re come gli altri, vestiti di porpora e col mantello, con in testa una corona ed il desiderio di comandare sugli altri. Cristo Re, con la sua vita, si distingue completamente dai re della terra. Egli li sovrasta e li supera, ponendo le basi di un regno di pace, d’amore e di perdono.

Medjugorje (383)
Fedeli a Medjugorje

Il regno di Gesù non s’è mai manifestato come un pericolo o una minaccia. Si espande continuamente, è la realtà e l’ideale al quale aneliamo. Gesù è un sovrano vero ed autentico, che è venuto al mondo per servire in piena umiltà. Soltanto colui che serve il suo prossimo può essere davvero re, in base all’esempio di nostro Signore Gesù Cristo. La vera sottomissione consiste nel vedersi come realmente si è: nel riconoscere i nostri talenti e nel ringraziare Dio per averceli dati, ma anche nel riconoscere le nostre debolezze e nell’accettarci così come siamo, sapendo che, nonostante tutto, Dio ci ama.

Questa consapevolezza ci dà una grande gioia, ma, nel contempo, ci chiama ad
una grande responsabilità, che comporta servizio e sottomissione.
La Madonna c’insegna e, nel contempo, c’invita anche a donare, perché
soltanto così possiamo comprendere il dono del sacrificio di Gesù sulla croce,
che possiamo a buon diritto chiamare “la vittoria dell’amore”. Egli, che ci ha
insegnato ad amare il prossimo ed ancor più i nostri nemici, è rimasto coerente
alle proprie parole sino alla fine: “Nessuno ha un amore più grande di questo:
dare la vita per i propri amici” (Gio. 15, 13). A causa di quest’amore, Gesù
sopportò la vicinanza anche di chi lo avrebbe tradito, senza denunciarlo; non
permise a Pietro di difenderlo con la spada, e quando questi lo rinnegò, lo seppe
generosamente perdonare. Chi, nel nome di Gesù, ha indirizzato il corso della
propria vita verso quest’amore, ha contribuito più di chiunque altro alla
creazione del Regno di Dio sulla terra.

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito (cfr. Gio. 3,
16). E La Madonna c’invita a comprendere il dono del sacrificio di Gesù sulla
croce, che è il dono più grande tra tutti i doni. Donandoci Suo Figlio, Dio ci ha
donato il proprio cuore, tutta la profondità del suo amore. Non c’è dono più
bello e più grande di questo. Gesù ci ha amati sino alla fine, donandoci tutto se
stesso. Venendo a questo mondo, è diventato un continuo dono per tutti noi. È
venuto per farci dono del suo amore. Noi abbiamo diritto di ricevere il suo dono
soltanto se ci mettiamo totalmente nelle sue mani, perché ci trasformi e ci
riempia della sua grazia. Così trasformati (ma possiamo anche dire convertiti),
anche noi possiamo essere portatori di grazia per gli altri. Possiamo fungere da
occhi per i ciechi, orecchie per i sordi, lingua per i muti, mani e gambe per i
bisognosi.

Gesù è il Re del mondo ed il regalo più grande. Egli ci ha mandato qui, a
Međugorje, Maria, la sua e la nostra madre, la nostra Madre celeste che è un
dono di grazia per tutti noi. La voce della Madonna, Regina della pace, per tutti
questi 26 anni, è un invito di pace nei cuori degli uomini, un invito alla pace nel
mondo. Che lei, prescelta da Dio ed accolta nel Regno di suo Figlio, ci aiuti ad
accogliere Gesù come Sovrano delle nostre vite, affinché possiamo fedelmente
cooperare all’espansione del suo Regno d’amore, di giustizia e di pace.

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