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Purtroppo oggi è stata la giornata perfetta del diavolo (in Siria ed in Iraq)

In Iraq la scoperta di  una fossa comune con 500 cadaveri.  Secondo le milizie paramilitari sciite si tratta di “prigionieri civili” uccisi dai jihadisti dell’Isis è stata trovata nei pressi della prigione di Badush, vicino Mosul, in Siria invece la situazione è stata diversa, poichè due ordigni esplosivi hanno fatto fatto saltare in aria due pullman nella città di Damasco. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani un ordigno è esploso al passaggio di un bus, dopo che un attentatore suicida si è scagliato contro un secondo pullman.

La notizia è stata data dalla Bbc. Secondo le milizie paramilitari sciite che combattono al fianco delle forze irachene, si tratta di “prigionieri civili” uccisi dai jihadisti dell’Isis.

BADUSH – Le esecuzioni dei prigionieri risalirebbero a oltre due anni e mezzo fa e i civili uccisi erano, per la maggior parte, musulmani sciiti. In questo carcere, che è il secondo più grande dell’Iraq, non è stato trovato nessun detenuto vivo, secondo quanto ha riferito dal comandante delle operazioni militari nella provincia di Ninive, il generale Nayem al Yaburi.

L’Isis ha preso il controllo del carcere di Badush l’11 giugno del 2014 e ha compiuto esecuzioni su centinaia di detenuti, liberandone invece migliaia di altri, fra cui alcuni leader e combattenti del gruppo terroristico stesso che stavano scontando condanne. Durante l’offensiva contro lo Stato islamico, le autorità irachene hanno trovato diverse fosse comuni, l’ultima delle quali con circa 100 cadaveri lo scorso 26 febbraio.

 

A novembre è stata trovata un’altra fossa comune a sud di Mosul con i corpi di 300 persone, per la maggior parte poliziotti uccisi dai jihadisti, e a giugno scorso ne è stata scoperta un’altra con circa 400 vittime a Falluja.

DAMASCO – Sangue sul pellegrinaggio sciita ai mausolei del cimitero di Bab al-Saghir, nel centro di Damasco. Due esplosioni hanno investito i bus carichi di pellegrini. Secondo la tv di Stato irachena, che cita il ministero degli Esteri di Bagdad, almeno 40 iracheni sono tra le vittime, 120 i feriti. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede in Gran Bretagna, vicina all’opposizione siriana e dotata di una vasta rete di attivisti in tutto il Paese, un attentatore suicida si è scagliato contro un bus facendosi esplodere. Subito dopo una seconda esplosione, attribuita a un ordigno piazzato sul ciglio della strada, ha investito un altro pullman. Sulla dinamica del duplice attentato i media mediorientali riportano diverse ricostruzioni. Per l’agenzia siriana Sana entrambe le esplosioni sono dovute a bombe piazzate nei dintorni del cimitero. L’emittente libanese al-Manar ha citato fonti ufficiali siriane secondo le quali l’eccidio è stato perpetrato da due attentatori suicidi.

 






L’Osservatorio siriano parla di 44 morti, più contenuto il bilancio diffuso dall’agenzia Sana: 33 vittime e 100 feriti, per un duplice attentato attribuito genericamente a “terroristi. Nessuna rivendicazione è al momento pervenuta. In passato, altri attacchi simili sono stati portati da sedicenti affiliati dello Stato Islamico, sunnita come altre sigle estremiste.




di Pakari Gonzalez per la Redazione Papaboys (fonti: Repubblica/Desnews)

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