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I primi funerali delle vittime dell’hotel. Il lutto dell’Italia. E quella chiamata per i due bambini

C’erano 40 persone nell’hotel Rigopiano quando la valanga, nel pomeriggio di mercoledì, ha investito la struttura: 28 ospiti, di cui 4 bambini e 12 dipendenti, compreso il titolare Roberto Del Rosso e il rifugiato senegalese Faye Dane. Due persone, il cuoco Giampiero Parete e il tuttofare dell’hotel, Fabio Salzetta, si sono salvati perché al momento della slavina si trovavano all’esterno dell’albergo.

La bara di Alessandro Giancaterino, viene portata fuori dalla chiesa di San Nicola, al termine del funerale, Farindola, 24 gennaio 2017.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Sono stati recuperati dagli uomini del soccorso alpino all’alba di giovedì scorso. Dalle macerie i vigili del fuoco hanno poi estratto vive, tra la giornata di venerdì e l’alba di sabato scorsi, 9 persone: la moglie e il figlio di Parete, Adriana Vranceanu e il piccolo Gianfilippo; tre bambini, l’altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo, e altre 4 persone. Si tratta di Giampaolo Matrone, Vincenzo Forti, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi.

Le vittime al momento estratte sono invece 18: 10 uomini e 8 donne. Di queste ne sono state identificate 6: Sebastiano di Carlo e la moglie Nadia Acconciamessa, il maitre dell’hotel Alessandro Giancaterino, il cameriere Gabriele D’Angelo, l’estetista Linda Salzetta e Barbara Nobilio. Sono invece ancora 11 i dispersi.

Linda Salzetta, che lavorava al centro benessere dell’hotel, è la sorella di Fabio il ‘tuttofare’ del Rigopiano che assieme a Giampiero Parete si è salvato dalla valanga perché si trovava all’esterno dell’albergo. In questi giorni Fabio é stato fondamentale per i soccorritori indicando dove potevamo trovarsi gli eventuali sopravvissuti fornendo anche indicazioni precise sell’interno della struttura travolta dalla valanga. Ai vigili del fuoco aveva indicato anche dove cercare la sorella, in una zona nei pressi della cucina: e proprio in quel punto la ragazza é stata trovata.

Amici e parenti ai funerali di Alessandro Giancaterino all’esterno della chiesa di San Nicola, Farindola, 24 gennaio 2017.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO





C’era una maglia dell’Inter, la squadra per la quale tifava, sulla bara di Alessandro Giancaterino, il maitre del ristorante dell’hotel Rigopiano. La camera ardente è stata allestita nel Consiglio comunale di Farindola, sul Gran Sasso pescarese, a 10 chilometri da Rigopiano. Nella chiesa di San Nicola Vescovo, sempre a Farindola, si è tenuto il funerale.

Dybala chiama Edoardo e Samuel. I bambini tornano a casa

Videochiamata tra i piccoli Edoardo Di Carlo, 9 anni, e Samuel Di Michelangelo, 7 anni, superstiti della tragedia di Rigopiano, e il calciatore della Juve Paulo Bruno Exequiel Dybala. A organizzare l’incontro virtuale è stato uno degli psicologi che ha assistito i bimbi nel reparto di Pediatria. L’attaccante argentino li ha anche invitati a Torino, lasciando estremamente contenti i due bambini. I genitori di Edoardo sono morti nella tragedia dell’hotel, mentre quelli di Samuel sono ancora tra i dispersi.

I due bambini sono stati dimessi dall’ospedale di Pescara. Il primo ha perso entrambi i genitori, morti sotto alle macerie dell’albergo, mentre quelli del secondo sono ancora tra i dispersi. I bimbi, in buone condizioni di salute, ieri avevano espresso il desiderio di restare qualche altra ora nel reparto di Pediatria. Poi, oggi, hanno lasciato l’ospedale. Edoardo è stato affidato ad un fratello maggiorenne ed è andato via con i parenti, Samuel ha lasciato la struttura sanitaria insieme ai nonni. Mentre Edoardo è stato informato della morte dei genitori, Samuel, a quanto appreso, sa che mamma e papà sono in ospedale, feriti. Ieri il direttore sanitario di presidio, Rossano Di Luzio, aveva osservato: “Credo che Samuel stia ancora aspettando i suoi genitori”. Nei giorni di ricovero i bambini sono stati assistiti dai medici e dal personale della Pediatria, con il supporto degli psicologi della Asl.




Redazione/ AnsaWeb

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