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Preghiera e devozione della ‘Corona Angelica’. Questa sera venerdì 3 maggio 2019 dalle ore 23.55

Preghiera e devozione della ‘Corona Angelica’. Questa sera venerdì 3 maggio 2019 dalle ore 23.55

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Per quanto frammentarie, le notizie della Rivelazione sulla personalità ed il ruolo di San Michele sono molto eloquenti. Egli è l’Arcangelo (Giuda 1,9) che rivendica i diritti inalienabili di Dio. È uno dei principi del Cielo eletto alla custodia del Popolo di Dio (Dan 12,1), da cui uscirà il Salvatore. Ora il nuovo popolo di Dio è la Chiesa. Ecco la ragione per cui Essa lo considera come proprio protettore e sostenitore in tutte le sue lotte per la difesa e la diffusione del regno di Dio sulla terra. È vero che « le porte degli inferi non prevarranno », secondo l’assicurazione del Signore (Mt 16,18), ma questo non significa che siamo esenti dalle prove e dalle battaglie contro le insidie del maligno.

In questa lotta, l’Arcangelo Michele è a fianco della Chiesa per difenderla contro tutte le nequizie del secolo, per aiutare i credenti a resistere al Demonio che « come leone ruggente va in giro cercando chi divorare» (1 Pt 5,8)

Questa lotta contro il Demonio, che contraddistingue la figura dell’Arcangelo Michele, è attuale anche oggi, perché il Demonio è tuttora vivo ed operante nel mondo. Infatti il male che è in esso, il disordine che si riscontra nella società, l’incoerenza dell’uomo, la frattura interiore della quale è vittima non sono solo le conseguenze del peccato originale, ma anche effetto dell’azione infestatrice ed oscura del Satana, di questo insidiatore dell’equilibrio morale dell’uomo, che San Paolo non esita a chiamare « il dio di questo mondo » (2 Cor. 4,4), in quanto si manifesta come astuto incantatore, che sa insinuarsi nel gioco del nostro operare per introdurvi deviazioni tanto nocive, quanto all’apparenza conformi alle nostre istintive aspirazioni. Per questo l’Apostolo delle Genti mette i cristiani in guardia dalle insidie del Demonio e dei suoi innumerevoli satelliti, quando esorta gli abitanti di Efeso a rivestirsi « dell’armatura di Dio per poter affrontare le insidie del Diavolo, poiché la nostra lotta non è soltanto col sangue e con la carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i Dominatori delle tenebre, contro gli spiriti maligni dell’aria » (Ef 6, 11-12).

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. S. Michele Arcangelo, difendici nella lotta, per essere salvati nell'estremo giudizio

San Giovanni Paolo II ci ha fatto riflettere sulla figura di San Michele Arcangelo. La Corona Angelica è una potente preghiera che fu rivelata dall’Arcangelo Michele stesso alla serva di Dio Antonia de Astonac in Portogallo. Le disse voler essere venerato con nove salutazioni corrispondenti ai nove Cori degli Angeli, seguite ognuna da un Patere da tre Ave, concluse infine con quattro Pater: il primo ad onore suo, il secondo a S. Gabriele, il terzo a S. Raffaele e il quarto al nostro Angelo Custode.

Promise a chi lo venerasse in tal modo, prima della S. Comunione, di ottenere da Dio che fosse accompagnato alla Comunione da un Angelo di ciascuno dei nove Cori. A chi l’avesse pregata ogni giorno prometteva la continua particolare assistenza sua e di tutti gli Angeli santi durante la vita e in Purgatorio dopo la morte.

Nel 1851 le monache di Vetralla chiesero al Papa Pio IX l’esame della Corona Angelica. L’8 agosto 1851 il Cardinale Prefetto Luigi Lambruschini firmò il Decreto di Approvazione. Il 24 novembre 1851 il Cardinale Prefetto Aquini concesse le indulgenze applicate ai defunti. Infine, il 3 settembre 1868, Pio IX concesse l’indulgenza plenaria alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e la preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre).

LA CORONA ANGELICA

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Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

S. Michele Arcangelo, difendici nella lotta, per essere salvati nell’estremo giudizio

Prima Salutazione
Ad intercessione di S. Michele e del celeste Coro dei Serafini, ci renda il Signore degni della fiamma di perfetta carità. Amen.
Un Pater e tre Ave al 1º Coro Angelico.

Seconda Salutazione
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste dei Cherubini, voglia il Signore darci grazia di abbandonare la vita del peccato e correre in quella della cristiana perfezione. Amen.
Un Pater e tre Ave al 2º Coro Angelico.

Terza Salutazione
Ad intercessione di S. Michele e del sacro Coro dei Troni, infonda il Signore nei nostri cuori lo spirito di vera e sincera umiltà. Amen.
Un Pater e tre Ave al 3º Coro Angelico.

Quarta Salutazione
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste delle Dominazioni, ci dia grazia il Signore di dominare i nostri sensi e correggere le depravate passioni. Amen.
Un Pater e tre Ave al 4º Coro Angelico.

Quinta Salutazione
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste delle Potestà, il Signore si degni proteggere le anime nostre dalle insidie e tentazioni del demoni. Amen.
Un Pater e tre Ave al 5º Coro Angelico.

Sesta Salutazione
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste delle ammirabili Virtù, non permetta il Signore che cadiamo nelle tentazioni, ma ci liberi dal male. Amen.
Un Pater e tre Ave al 6º Coro Angelico.

Settima Salutazione
Ad intercessione di S. Michele e del Coro dei Principati, riempia Dio le anime nostre dello spirito di vera e sincera obbedienza. Amen.
Un Pater e tre Ave al 7º Coro Angelico.

Ottava Salutazione
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste degli Arcangeli, ci conceda il Signore il dono della perseveranza nella Fede e nelle opere buone, per poter giungere all’acquisto della gloria del Paradiso. Amen.
Un Pater e tre Ave all’8º Coro Angelico.

Nona Salutazione
Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste di tutti gli Angeli, si degni il Signore concederci di essere custoditi da essi nella presente vita mortale e poi condotti alla gloria sempiterna dei Cieli. Amen.
Un Pater e tre Ave al 9º Coro Angelico.

Un Pater a San Michele.

Un Pater a San Gabriele.

Un Pater a San Raffaele.

Un Pater all’Angelo Custode.

Preghiera

Gloriosissimo Principe S. Michele, capo e duce degli eserciti celesti, depositario delle anime, debellatore degli spiriti ribelli, domestico della Reggia di Dio, dopo Gesù Cristo, condottiero nostro ammirabile, di sovrumana eccellenza e virtù, degnatevi liberare tutti noi, che a voi con fiducia ricorriamo, da ogni male, e fate, per la vostra valida protezione, che ogni giorno serviamo fedelmente il nostro Dio.

Pregate per noi, o beatissimo nostro San Michele, Principe della Chiesa di Gesù Cristo.

Perché possiamo essere fatti degni delle promesse di Lui.

Orazione

Onnipotente, sempiterno Dio, che con prodigio di bontà e misericordia, per la salvezza comune degli uomini eleggeste a Principe della vostra Chiesa il gloriosissimo Arcangelo S. Michele, fateci degni, vi preghiamo, di essere, mediante la sua benefica protezione, liberati da tutti i nostri nemici, così che, nella nostra morte, nessuno di essi ci molesti, ma ci sia dato di essere da lui medesimo introdotti alla presenza della vostra Divina Maestà. Per i meriti di Gesù Cristo Signor nostro. Amen.

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