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Prato, il 23 gennaio una fiaccolata per i cristiani perseguitati

4TOSCANA – PRATO – “Non più schiavi ma fratelli. Prato con i cristiani perseguitati”. È il messaggio che la città vuole lanciare in modo corale, civile e, allo stesso tempo, forte e risoluto. E lo farà con una fiaccolata, un corteo silenzioso che si muoverà per le vie del centro storico la sera di venerdì 23 gennaio. La manifestazione è stata promossa, congiuntamente, dalla diocesi e dal Comune di Prato, che ha voluto aderire in modo pieno all’appello lanciato dal vescovo, monsignor Franco Agostinelli, lo scorso 26 dicembre, giorno del patrono. La prima frase del titolo dell’iniziativa riprende un invito scritto da Papa Francesco in occasione della Giornata mondiale della pace: “Non più schiavi ma fratelli”. “Secondo le intenzioni di monsignor Agostinelli – spiega monsignor Nedo Mannucci, vicario generale della diocesi di Prato – la fiaccolata vuole porre l’attenzione sul dramma della schiavitù in tutte le sue forme, comprese quelle lavorative, che sono presenti anche tra noi. Il dramma dei cristiani perseguitati tocca il cuore della Chiesa, ma è dovere di tutti difendere la dignità dei credenti. Il nostro intento è quello di porre l’attenzione su quanto avviene in molte parti del mondo, dove i cristiani sono uccisi per la loro fede; ci sono cifre impressionanti che purtroppo non sono conosciute”.

La diocesi ricorda che attualmente ci sono tra i 150 e i 200 milioni di cristiani nel mondo ai quali viene impedito di vivere la loro fede liberamente. Attualmente il 75% delle violenze perpetrate contro una minoranza religiosa riguarda proprio i cristiani. Il ritrovo per la fiaccolata è alle 21 in piazza del Comune. Qui si distribuiranno le fiaccole e verrà esposto il senso dell’iniziativa. Poi il corteo, aperto da uno striscione con su scritto lo slogan della manifestazione (“Non più schiavi ma fratelli. Prato con i cristiani perseguitati”), si muoverà lungo questo percorso: via Ricasoli, piazza San Francesco, piazza Santa Maria delle Carceri, via Pugliesi, via Garibaldi e infine piazza Duomo. Durante il cammino ci saranno due soste. La prima in piazza delle Carceri, dove sarà letta una “geografia delle situazioni di sofferenza”, dando conto Paese per Paese delle persecuzioni e della sofferenza dei cristiani nel mondo. In piazza Duomo ci sarà la testimonianza di padre Oscar Marzo, francescano della Custodia di Terra Santa esperto nel dialogo interreligioso e profondo conoscitore della situazione dei cristiani in Siria e in Medio Oriente. Poi prenderanno la parola il vescovo Agostinelli e il sindaco Biffoni. Al termine della fiaccolata la cattedrale rimarrà aperta per dare la possibilità a coloro che lo desiderano di fermarsi in preghiera.  Fonte: Agensir

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