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Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?

1vRIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO SABATO  – Dio non si scoraggia davanti alla distruzione. La devastazione può essere ricostruita. Il Signore può far sorgere dalle pietre le piante più belle: “Farò tornare gli esuli del mio popolo, li pianterò nella loro terra”. La profezia di Amos, si conclude con una prospettiva luminosa: la ricostruzione finale di Israele, immagine del nuovo popolo riscattato nel sangue di Gesù. E’ il trionfo della speranza, retta da un’incrollabile fede nel Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe.

La presenza del Maestro, è come quella dello sposo che trasforma tutto in festa. Non c’è posto per la tristezza. E’ giunto il momento di costruire cose nuove: “gli amici possono forse essere in lutto mentre lo sposo è con loro?”.  Il Signore dalle cose più umanamente impossibili, riesce a tirare fuori qualcosa di meraviglioso. In Lui si fonde l’antico e il nuovo, anzi tutto è portato a compimento. Per comprendere Gesù, il vecchio non basta. E’ necessario rinascere dall’acqua e dallo Spirito, immergendosi nel mare della sua grazia. E’ indispensabile l’adesione piena alla sua parola, per ricevere il premio eterno. A volte più che Chiesa in cammino, sembriamo stazioni di benzina, dove ci fermiamo per fare il pieno. L’incontro con Cristo non soddisfa solo per qualche chilometro, per poi lasciarci a secco.

Lui riempie tutta la vita! Decidersi per Lui è festa senza fine. Basta al cristianesimo ripiegato in se stesso come gomitolo di lana. Siamo chiamati ad essere nel mondo per Cristo, sentinelle della gioia che annunciano senza sosta la bellezza dell’incontro che tutto cambia e rinnova. a cura di don Salvatore Lazzara

 

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