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Questi pezzenti di camorristi che usano bambini piccoli per spacciare e fabbricare la droga!

Bimbi per confezionare dosi di cocaina o per consegnarle, altri minori coinvolti, insieme con numerose donne, estorsioni ai pusher e a un ristoratore. E’ lo spaccato di una indagine dei carabinieri, coordinati dalla Dda di Napoli, che stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 45 persone contro il clan Elia.

Auto carabinieri

Il ristoratore era costretto dai capi clan a regalie e il pizzo era imposto anche ai gestori delle “piazze di spaccio”. Le 45 persone sono ritenute a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso e di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio di droga, estorsioni e detenzione e porto illegale di armi, reati aggravati dal metodo mafioso. Ricostruito dagli investigatori l’organigramma del clan camorristico degli “Elia”, che controlla gli affari illeciti nel centro di Napoli dalla zona del “Pallonetto a Santa Lucia”, tra piazza del Plebiscito e via Santa Lucia, a ridosso del lungomare, del Borgo Marinari e di via Partenope.

E un’altra operazione, questa volta condotta dalla polizia di Stato, ha portato a 17 arresti contro un altro clan della Camorra, quello degli Amato-Pagano, attivo nella area a nord di Napoli. La polizia, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha portato in carcere o ha costretto agli arresti domiciliari 17 persone alle quali sono contestate, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.






È stato inoltre eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni di ingente valore. Le indagini della squadra mobile della questura di Napoli, che si è avvalsa del supporto del Servizio centrale operativo, della Direzione centrale per i servizi antidroga e dell’Interpol, hanno esplorato due distinte organizzazioni criminali, che si sono spartite la gestione del mercato all’ingrosso della cocaina e dell’hashish nell’area a nord di Napoli.

Redazione Papaboys

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