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Paura in Italia per la meningite. Morti un piccolino di 22 mesi ed un giovane a Napoli. Cosa fare

Confermata la diagnosi anche per il 18enne morto a Castellammare di Stabia. Grave donna in Liguria: la trentaquattrenne di origini peruviane sarebbe in condizioni critiche

Resta alto l’allarme meningite e dopo il caso di un bambino, non vaccinato, morto a Firenze viene segnalato un altro caso a Chiavari dove una donna di 34 anni sarebbe ricoverata in condizioni critiche. Confermata la diagnosi anche per il 18enne morto a Castellammare di Stabia.

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Un bimbo di 22 mesi è morto all’Ospedale Meyer di Firenze colpito da meningite. Il laboratorio di immunologia del Meyer ha confermato la diagnosi di sepsi da meningococco di tipo “C”. Il piccolo era giunto all’ospedale pediatrico fiorentino nella tarda serata di ieri a bordo di un’ambulanza dalla Lucchesia. Le sue condizioni, al momento dell’arrivo, erano disperate: i medici hanno tentato a lungo di rianimarlo, ma purtroppo il bimbo non ce l’ha fatta. Da quanto risulta il bambino non era stato vaccinato. Subito attivata la profilassi per i parenti del piccolo. La morte del bambino porta a 7 i decessi per meningite di tipo C nel 2016. Complessivamente sono stati 60 i casi di meningite C registrati in Toscana dal 2015 a oggi, 31 lo scorso anno e 29 in quello in corso.

Diagnosi confermata per 18enne di Agerola – E’ morto di meningite il 18enne di Agerola (Napoli), giunto ieri sera in gravi condizioni all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli). La diagnosi è stata confermata dagli esami effettuati dal nosocomio stabiese in collaborazione con l’ospedale Cotugno di Napoli che hanno accertato la positività per ‘neisseria meningitidis’. A comunicarlo è l’Asl Napoli 3 Sud alla quale fa capo l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia

Una peruviana di 34 anni è ricoverata in rianimazione all’ospedale S.Martino di Genova per meningite da meningococco. Le sue condizioni sono critiche. Lo rende noto la Asl4. La donna, che risiede a Chiavari (Genova), si è sentita male la sera di Natale. Dopo essere stata visitata al pronto soccorso dell’ospedale di Lavagna (Genova) è stata trasferita in condizioni già critiche a Genova. Per ridurre i rischi di contagio familiari e persone che frequentano la casa della donna sono stati sottoposti a profilassi antibiotica.

Nell'infografica realizzata da Centimetri la scheda della meningite. ANSA/CENTIMETRI
Nell’infografica realizzata da Centimetri la scheda della meningite.
ANSA/CENTIMETRI




Caso sospetto nel napoletano, morto diciottenne – La salma di un 18enne di Agerola deceduto ieri pomeriggio all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia per cause sconosciute è in attesa di autopsia nella sala mortuaria del nosocomio. Al momento, per un sospetto che possa trattarsi di un caso di meningite, l’obitorio è stato chiuso. La salma del ragazzo dovrebbe essere sottoposta ad esame autoptico nella sala del cimitero di Castellammare di Stabia. Il ragazzo è giunto in stato di incoscienza al pronto soccorso del ‘San Leonardo’ nel pomeriggio di ieri. Oltre allo stato soporoso, presentava piccole macchie di sangue (petecchie) sulla cute. In attesa di accertare la causa della morte, tutti gli ambienti del pronto soccorso che hanno accolto il giovane sono stati sottoposti a profilassi. Le pareti e i locali sono stati disinfettati mediante nebulizzazione. Anche i parenti e quanti hanno avuto contatti con il 18enne sono stati sottoposti a profilassi. I medici, all’arrivo del ragazzo in ospedale, hanno immediatamente prestato tutte le cure mediche del caso. La Tac non ha rivelato anomalie, ma il ragazzo è deceduto quasi subito e inutili sono stati i tentativi dei medici della rianimazione per tentare di riportarlo in vita. Le ipotesi sulla morte del ragazzo sono tre: “potrebbe trattarsi di meningite – spiega Nello De Nicola, direttore del reparto di Rianimazione dell’ospedale stabiese – o anche di coagulazione travasare disseminata, o anche di una forma di intossicazione. I sintomi sono gli stessi”. Il prelievo del liquor avrebbe potuto immediatamente confermare eventuale diagnosi di meningite, ma il ragazzo è deceduto prima che l’esame potesse essere effettuato, pertanto, ora solo l’autopsia potrà rivelare le cause del decesso.





Fonte: AnsaWeb

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