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Passi avanti in trasparenza dello Ior. Il comunicato

PubblichIor-Papa-Luciani-1-770x518iamo il comunicato stampa che è giunto questa mattina alla redazione dei Papaboys dall’ufficio stampa dello Ior, l’Istituto per le Opere di Religione, comunemente conosciuto (sui media ndr) come la Banca Vaticana. Continua la politica di trasparenza intrapresa da Benedetto XVI e portata avanti con determinazione da Papa Francesco.

IOR, riferiti i progressi compiuti dal programma per la compliance e la trasparenza

 Città del Vaticano, 22 gennaio 2014 – Oggi il Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR) ha ricevuto un rapporto sullo stato di avanzamento del processo, tuttora in corso, di riforma della compliance. Tale rapporto contempla informazioni aggiornate sull’implementazione delle riforme e migliorie che sono state introdotte nel primo trimestre del 2013 al fine di adottare una gestione del rischio orientata alla buona pratica e di allineare l’Istituto all’attuale legislazione vaticana in materia di lotta al riciclaggio del denaro.

“In quanto istituto della Chiesa, abbiamo la grande responsabilità di essere in linea con gli standard elevati di cui, giustamente, ci si attende l’osservanza da parte nostra. Abbiamo lavorato molto duro per migliorare la compliance, la trasparenza e i processi interni all’Istituto e sebbene ci sia ancora molto da fare in termini di implementazione, è indubbio che ci stiamo muovendo sulla strada giusta e che abbiamo compiuto progressi significativi,” afferma il Presidente Ernst von Freyberg. “Vorrei ringraziare i nostri clienti che, per tutto il 2013, anno segnato da molti eventi, hanno avuto fiducia nel nostro fervido impegno e nella qualità del nostro servizio.”

Nel primo trimestre del 2013, il Consiglio di Sovrintendenza e la Direzione dell’Istituto hanno deciso di esaminare scrupolosamente e di modificare l’assetto delle procedure relative alla lotta contro il riciclaggio del denaro (anti-money laundering, AML) nonché di migliorare la trasparenza. Partendo dai progressi conseguiti in tale senso a partire dall’attuazione del relativo corpo di norme nel 2010, lo IOR si è avvalso del supporto di operatori esterni per accelerare l’esecuzione dell’intero processo, articolato in nove filoni di intervento:

  • ·         Adozione e ampliamento del Manuale per la lotta al riciclaggio del denaro

Sulla scorta di una valutazione complessiva delle pratiche già esistenti, lo IOR ha rivisitato e ampliato in misura sostanziale il manuale sulle procedure di contrasto al riciclaggio del denaro, la cui versione più recente è stata presentata all’AIF alla fine del 2013. Tale manuale definisce un nuovo rating interno dei clienti che si basa sul rischio e sostanzialmente consolida i requisiti per il rilevamento e la raccolta dei dati relativi agli stessi. Nello specifico, lo IOR ha esteso i suoi template di dati ad ambiti come la verifica dell’identificazione delle fonti dei fondi, delle transazioni e del profilo completo di rischio dei clienti. Il manuale sarà oggetto di adeguamenti costanti in attesa che le autorità vaticane stabiliscano nuove norme e leggi.

  • ·         Potenziamento dei sistemi informatici

Sulla base della valutazione dei sistemi software e di monitoraggio delle transazioni nonché dei nuovi requisiti legali, lo IOR ha approvato un piano triennale per lo sviluppo delle strutture informatiche e relativi investimenti. Per quanto attiene alla prevenzione del riciclaggio del denaro, l’Istituto ha implementato un’applicazione basata sui dati dei clienti (“know your customer”) – siano essi persone fisiche o giuridiche – e un sistema automatizzato di rating interno dei clienti, entrambi ancora in fase di messa a punto. Lo IOR sta lavorando all’attuazione di un nuovo strumento di monitoraggio delle transazioni, prevista per il primo trimestre 2014.

  • ·         Verifica dei dati dei clienti

Sulla base di un processo preliminare di verifica del database dei suoi clienti, conclusosi nel dicembre 2012, e sulla scorta dei requisiti dei relativi template di dati introdotti nel primo trimestre 2013, lo IOR ha avviato un esame sistematico dell’archivio dei clienti per individuare eventuali informazioni mancanti o incomplete. Alla fine dell’anno, lo IOR ha esaminato approssimativamente il 55% di tutti i clienti (circa 10.000 record di dati clientela) e ha preso contatto con tutti i soggetti per i quali il database non era completo. Nell’ambito di questo processo, l’Istituto ha dato la precedenza ai clienti più grandi e attivi. Si prevede che l’intero processo durerà fino alla fine della prima metà del 2014 e sarà oggetto di valutazione nel corso dell’imminente ispezione dell’AIF.

In quanto parte dell’esame, l’Istituto ha aggiornato le sue linee guida relative alle categorie di clienti servite dallo IOR. In conformità alla decisione del Consiglio di Sovrintendenza, pubblicata sul sito web dell’Istituto nel luglio 2013, tali categorie sono: istituzioni cattoliche, ecclesiastici, dipendenti o ex dipendenti dello Stato della Città del Vaticano titolari di conti per stipendi e pensioni nonché ambasciate e diplomatici accreditati presso la Santa Sede. Attualmente, le istituzioni rappresentano l’85 percento circa degli asset dello IOR.

Le relazioni con i clienti che non rientrano nelle categorie stabilite saranno chiuse sotto l’attenta supervisione dell’AIF. Si tratta di un processo operativo continuo, che non va confuso con la conclusione o la sospensione di rapporti con i clienti per sospetta violazione delle norme contro il riciclaggio del denaro. Queste ultime misure, infatti, sono e resteranno prerogativa esclusiva della supervisione e delle autorità giudiziale vaticane.

  • ·         Esame forense delle transazioni

Contestualmente al processo di verifica dei dati dei clienti, lo IOR ha condotto – avvalendosi dell’assistenza di esperti esterni – un esame forense delle transazioni per vagliare quelle sospette e verificare l’accuratezza dell’elenco clienti IOR. Tale esame ha contemplato una riconciliazione delle risultanze contabili dello IOR attraverso un confronto tra le voci del libro mastro e le registrazioni delle transazioni di pagamento in entrata e in uscita. Nel quadro di questa opera il Presidente del Consiglio di Sovrintendenza ha ordinato di eseguire diverse indagini speciali su determinati conti e transazioni. Gli esiti sono stati riferiti al Consiglio e, dove necessario, alle autorità vaticane preposte alla vigilanza e all’applicazione della legge.

Per quanto concerne le indagini sul caso che dal giugno 2013 vede coinvolto Mons. Nunzio Scarano, lo IOR ha ordinato un’indagine interna dettagliata sui fatti e sulle circostanze intorno ai conti in questione e ha presentato gli esiti alle autorità vaticane di competenza. I conti sono stati congelati dalle autorità Vaticane.

  • ·         Piano obbligatorio di formazione del personale

Nel corso del 2013 lo IOR ha concepito e offerto a tutto il personale un piano obbligatorio di formazione generale e specialistica in materia di contrasto al riciclaggio del denaro allo scopo di conseguire e mantenere un livello adeguato di formazione e preparazione del personale e di assicurare l’assoluta osservanza da parte dello staff di tutti gli obblighi stabiliti nel manuale IOR. I corsi di formazione specialistica sono stati erogati all’alta dirigenza, ai direttori, ai dirigenti di staff e controllo interno nonché al personale che intrattiene relazioni con i clienti.

  • ·         Miglioramento del reporting all’AIF

Nell’ottica di un riassetto della governance, il Consiglio di Sovrintendenza ha nominato un Chief Risk Officer a livello direttivo, il cui compito specifico è quello di concentrarsi su compliance e reporting. Inoltre, per rafforzare il sistema di reporting nel suo complesso, lo IOR ha standardizzato le relative procedure. Alcuni degli effetti prodotti da tale ristrutturazione sono stati documentati nel Progress Report di MONEYVAL, pubblicato il 9 dicembre 2013.

  • ·         Sviluppo delle relazioni con le banche corrispondenti

Lo IOR intrattiene relazioni con circa 35 banche corrispondenti di tutto il mondo. Grazie a questa rete, lo IOR è in grado di offrire servizi di pagamento globali, in particolare ai suoi clienti istituzionali (ordini religiosi ed entità della Chiesa), che detengono la più ampia parte del patrimonio depositato presso l’Istituto. Nel 2013 lo IOR ha istituito nuove relazioni con banche corrispondenti. In attesa che le autorità italiane di regolamentazione vaglino le norme contro il riciclaggio del denaro promulgate dalla Santa Sede/ Stato della Città del Vaticano, lo IOR è pronto a riprendere le relazioni con le istituzioni finanziarie italiane.

Lo IOR ha inoltre implementato altre riforme allo scopo di rafforzare le sue attività di gestione del rischio in generale e di garantire all’intero processo un alto livello di trasparenza:

  • ·         Ottimizzazione della gestione del rischio

Negli ultimi mesi lo IOR ha iniziato un’opera sistematica di ottimizzazione della gestione del rischio finanziario. Tra gli interventi figurano la quantificazione dell’adeguatezza patrimoniale, la definizione di una nuova procedura di “escalation” per monitorare i limiti finanziari e l’implementazione di indicatori di misurazione del rischio di mercato.

  • ·         Miglioramenti in fatto di trasparenza

Al fine di poter fornire alla Chiesa, ai suoi clienti, alle banche corrispondenti e all’opinione pubblica informazioni fattuali sull’Istituto, sui suoi servizi e principi operativi e sulla sua governance, il 1° ottobre 2013 lo IOR ha pubblicato per la prima volta un Rapporto Annuale, evento seguito al lancio della pagina web dell’Istituto www.ior.va il 31 luglio 2013. L’Istituto ha altresì istituito un proprio ufficio stampa, contattabile per informazioni e pronto al confronto.

“Desidero ringraziare i nostri dipendenti che hanno lavorato con grande dedizione e professionalità al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi definiti lo scorso anno dal management dello IOR”, afferma Ernst von Freyberg.

Lo IOR pubblicherà il suo Rapporto Annuale intorno alla metà del 2014.

ior.int

Cos’è l’Istituto per le Opere di Religione (IOR):

L’Istituto per le Opere di Religione (IOR) è stato fondato il 27 giugno 1942 per decreto papale. È un’istituzione nata per servire in tutto il mondo la Santa Sede e i suoi clienti legati alla Chiesa Cattolica. Le sue origini risalgono alla “Commissione ad pias causas” fondata nel 1887 da Papa Leone XIII.

Lo scopo dello IOR è stabilito dal suo Statuto, modificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1990, e dalle norme collegate. Esso consiste nel “provvedere alla custodia e all’amministrazione dei beni trasferiti o affidati all’Istituto medesimo da persone fisiche o giuridiche e destinati ad opere di religione e carità. L’Istituto può accettare depositi di beni da parte di enti e persone della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.”

Lo IOR si sforza di servire la missione globale della Chiesa Cattolica proteggendo e facendo crescere il patrimonio e assicurando la fornitura di servizi di pagamento in tutto il mondo alla Santa Sede, alle entità correlate, agli ordini religiosi, alle altre istituzioni cattoliche, al clero, ai dipendenti della Santa Sede e ai corpi diplomatici accreditati. Al 31 dicembre 2012, risultavano affidati allo IOR beni di clienti (inclusi depositi, beni in custodia e gestiti in portafogli) per un totale di Euro 6,3 miliardi e un patrimonio netto di Euro 769 milioni.

Lo IOR ha sede esclusivamente sul territorio sovrano dello Stato della Città del Vaticano. L’Istituto è soggetto alla vigilanza e alla regolamentazione dell'”Autorità di Informazione Finanziaria” (AIF), l’organismo di controllo finanziario dello Stato della Città del Vaticano. Il 24 giugno 2013 Papa Francesco ha nominato una Commissione Pontificia incaricata di formulare proposte per la futura direzione dell’Istituto.

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