“Il sogno – rivela mons. Bregantini – è di arrivare ad avere un Nord e un Sud che si intrecciano e che divengano laboratorio”. “Dalla visita di Papa Francesco – prosegue – riceveremo tantissimo, e il desiderio e l’attesa del suo abbraccio e delle sue parole sono molto forti. La nostra è una terra che da sempre è l’immagine della riconciliazione: è una terra di contadini, che può vantare le minori percentuali di delinquenza e di inquinamento d’Italia. Vogliamo mostrare al Santo Padre la bellezza della nostra terra e della nostra cultura, il nostro desiderio di diventare ‘custodia’ dei doni che Dio ci ha dato, in modo che diventino volano di sviluppo per il mondo del lavoro e di dinamismo per la vita dei giovani”. Il Papa visiterà sette siti, ricorda mons. Bregantini a proposito del 5 luglio: “Un cammino, quasi un’enciclica, che comincerà proprio con l’incontro con il mondo del lavoro, all’Università di Campobasso. “Nella giornata di sabato – annuncia – tutti gli ipermercati saranno chiusi in mattinata, per riaprire dalle 15 in poi, quando Francesco se ne andrà da Campobasso. Un’esperienza che si potrebbe replicare ogni domenica: chiudere la mattina, per permettere di andare alla messa e di pranzare in famiglia, e poi riaprire nel pomeriggio. Sono piccoli gesti, che potrebbero però essere rivelatori di un’etica nuova”. A Campobasso, il Papa inaugurerà anche la nuova mensa della Caritas. Fonte: Agensir