Francesco visita la «casa» della fraternità Buon Samaritano. Ascolta le testimonianze degli ospiti dell’associazione fondata da Madre Elvira, che accoglie chi vive nel disagio. E conclude l’Anno di San Giuseppe nella cappella realizzata dai ragazzi
Questo pomeriggio, poco prima delle 16,30, papa Francesco «si è recato presso la sede della Comunità Cenacolo, dove è stato accolto dai circa 25 fratelli e sorelle della fraternità Buon Samaritano, presente a Roma, e da altri provenienti da alcune fraternità sparse per l’Italia, uniti a famiglie nate nella comunità e alle persone assistite regolarmente». Lo riferisce il direttore della Sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni.
Dopo avere visto un film sulla vita di san Giuseppe, realizzato dai ragazzi ospiti delle due fraternità a Medjugorje, e avere ascoltato alcune delle storie «di accoglienza e rinascita» vissute dai membri della Comunità, il Pontefice prende la parola per ringraziare la Comunità Cenacolo e incoraggiare il cammino di questi giovani:
«Non avere paura della realtà, della verità, delle nostre miserie. Non avere paura perché a Gesù piace la realtà come è, non truccata; al Signore non piace la gente che si trucca l’anima, che si trucca il cuore».
Bergoglio incoraggia ad «aiutare tanti giovani che sono in situazioni come la vostra». Infine, un’altra esortazione: «Abbiate il coraggio di dire: “Pensa che c’è una strada migliore”»
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